tag:blogger.com,1999:blog-31899646371747616232024-03-18T03:59:42.157+01:00La ciliegina sulla tortaJessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.comBlogger123125tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-28594310329035551212013-03-11T11:00:00.000+01:002013-06-14T11:40:49.600+02:00Una torta magica (o quasi).<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://farm9.staticflickr.com/8249/8546725052_80381dfa03_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 0; margin-right: 0;"><img border="0" src="http://farm9.staticflickr.com/8249/8546725052_80381dfa03_b.jpg" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Considera<span style="font-size: small;">ndo che non scrivo sul blog da<span style="font-size: small;">l periodo nataliz<span style="font-size: small;">io, inizio davvero a pensare che questa torta possa avere a che fare con la magia, nonostante negli ingredienti non compaia nulla di così esotico<span style="font-size: small;">. </span></span></span></span></span></span>Detto ciò, mentre preparavo questa torta mi sono resa conto che certe cose debbano veramente passarmi sotto il naso più e più volte, e possibilmente in forme diverse, prima che io le prenda seriamente in considerazione. E non è neanche una questione di snobismo o di distrazione, ma più semplicemente di momento giusto o sbagliato. Questa torta, per esempio, intravista sul web in più e più versioni, mi ha sempre incuriosita (il nome, da solo, dovrebbe bastare ad attirare l’attenzione) ma poi, per un motivo o per l’altro, me ne sono sempre dimenticata. Fino a mercoledì scorso, quando sul mio feed<strike>atissimo</strike> reader ho trovato questo post di <span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;"><a href="http://whiteonricecouple.com/recipes/magic-custard-cake/"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">Diane</span></span></a>. Che vi devo dire, sarà stata la presentazione, ma improvvisamente questa torta mi è parsa una totale genialata. <span style="font-size: small;">Ecco, g</span>iusto il tempo di portare le uova a temperatura ambiente (io vi consiglio di fare lo stesso, ora) e la torta era già in forno. Dico solo che il pomeriggio successivo ho dovuto replicare, dato che non era rimasto granché per fare le foto. Alla fine si tratta di un dolce neanche troppo lontano da un <i>flan pâtissier</i> (o <i>parisien</i>, se preferite), solo che qui abbiamo il <i>bonus</i> di un irresistibile e soffice strato di torta tipo <i>biscuit</i> che va a coprire la parte morbida e cremosa. Il tutto si ottiene con un’unica rapida preparazione, ovviamente, altrimenti che torta magica sarebbe? <span style="font-size: small;">Fatela senza neanche pensarci e preparatevi all<span style="font-size: small;">e <span style="font-size: small;">insistenti richieste di chi l'assaggerà<span style="font-size: small;">. Ebbene sì, vorranno assolutamente la ricetta. Eccol<span style="font-size: small;">a qui<span style="font-size: small;"> :-)</span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://farm9.staticflickr.com/8378/8545624429_5cafb1fc29_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 0; margin-right: 0;"><img border="0" src="http://farm9.staticflickr.com/8378/8545624429_5cafb1fc29_o.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="font-size: large;">La ricetta: torta magica</span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: small;">riadattata da <a href="http://decoraciondemabel.blogspot.com.es/2013/02/tarta-magica.html">questa </a></span></span><br />
<br />
per circa 16 pezzi<br />
<blockquote class="tr_bq">
Ingredienti:<br />
<ul>
<li>4 tuorli a temperatura ambiente</li>
<li>150 g di zucchero semolato</li>
<li>1 cucchiaio d'acqua </li>
<li>125 g di burro</li>
<li>115 g di farina "00"</li>
<li>2 cucchiaini di estratto di vaniglia</li>
<li>un pizzico di sale </li>
<li>500 g di latte intero</li>
<li>4 albumi a temperatura ambiente </li>
<li>4 gocce di aceto (o limone)</li>
<li>zucchero a velo per la finitura</li>
</ul>
</blockquote>
Fondere il burro a bagnomaria e lasciarlo raffreddare. Scaldare il latte fino ad intiepidirlo leggermente e mettere da parte. Montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, aggiungere l'acqua e il burro e continuare a montare per un paio di minuti. Incorporare la farina setacciata ed amalgamare bene il tutto. Unire l'estratto di vaniglia, il sale ed il latte, un po' per volta, e mescolare fino ad ottenere una sorta di pastella piuttosto omogenea (è normale che risulti piuttosto liquida). Montare a neve non troppo ferma gli albumi con l'aceto, incorporarli delicatamente e in più riprese al composto preparato precedentemente, facendo in modo da non smontare la meringa. Versare l'impasto in uno stampo quadrato da 20 cm di lato, imburrato o rivestito con carta forno, e cuocere in forno statico preriscaldato a 150-160°C per circa 45-60 minuti, o fino a quando la superficie del dolce risulterà ben dorata. Sfornare e lasciar raffreddare per almeno 3 o 4 ore nello stampo, prima di affettare (personalmente trovo sia ancora più buona se tenuta in frigo per almeno 1-2 ore, prima di essere consumata). Spolverare con abbondante zucchero a velo e servire. Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com89tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-50392475753020400172013-03-10T17:44:00.000+01:002018-01-07T13:34:48.500+01:00Ci vediamo a Padova?<br />
<br />
<a href="http://farm9.staticflickr.com/8401/8613092984_3b66e2db0d.jpg"><img border="0" src="http://farm9.staticflickr.com/8401/8613092984_3b66e2db0d.jpg" /></a><br />
<br />
<i>Habemus datam</i>!<br />
<br />
Ebbene sì, la primissima presentazione de La ciliegina sulla torta si terrà a Padova mercoledì prossimo alle 18.00, presso la libreria IBS di via Martiri della Libertà. Che dite, ci vediamo lì?Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com42tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-5137950011353854172012-12-21T12:12:00.003+01:002013-02-17T11:10:02.836+01:00Cantuccini con pistacchi e amarene<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://farm9.staticflickr.com/8072/8290884504_91ab2940a9_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 0; margin-right: 0;"><img border="0" src="http://farm9.staticflickr.com/8072/8290884504_91ab2940a9_o.jpg" /></a></div>
<br />
Anche quest'anno, tanto per non smentirmi, mi ritrovo a preparare biscotti e dolci natalizi all'ultimo momento. L'idea iniziale, in questo caso, era quella di preparare dei
semplicissimi biscotti di Prato (o cantucci) con le mandorle, giusto per inserire
nella produzione natalizia almeno un biscotto classico, di quelli che
non devi neanche stare a spiegare a nessuno cosa siano esattamente e da dove provengano. Solo che all'ultimo momento mi sono ribellata all'idea delle mandorle e ho inserito dei meravigliosi pistacchi di Bronte, prezioso <i>cadeau</i> natalizio da parte di <a href="http://www.naturaintasca.it/">naturaintasca.it</a>, che mi facevano l'occhiolino dalla dispensa. Poi, dato che c'ero, ho deciso di stravolgere meglio la ricetta in chiave un po' sicula (o quasi) sostituendo il miele d'acacia con un raffinato miele di mandarino di Ciaculli (altro gradito omaggio di naturaintasca) ed aggiungendo una manciata di amarene essiccate, che nell'insieme ci stavano veramente bene. In mancanza di amarene potete tranquillamente utilizzare altra frutta essiccata come <i>cranberries</i>, lamponi, fragole, etc. Ovviamente nulla vi vieta di preparare la versione meno capricciosa e più tradizionale della ricetta, basterà sostituire pistacchi e amarene con 100-150 g di mandorle con la buccia. Detto ciò, non mi resta che augurarvi di cuore un Buon Natale e lasciarvi con una piccola selezione di 10 ricette ripescate dall'archivio, per regali più o meno <i>last-minute</i>:<br />
<ul>
<li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2010/12/il-panforte-margherita-e-gli-auguri.html">Panforte di Siena</a>, molto più semplice e rapido di quanto possiate pensare.</li>
<li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2009/12/russian-tea-cakes.html">Russian tea cakes</a>, per chi ha davvero pochissimo tempo a disposizione.</li>
<li> <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2010/12/i-ricciarelli-di-siena.html">Ricciarelli</a>, non proprio last-minute ma ne vale sempre la pena.</li>
<li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2012/03/bussola-buranelli.html">Bussolà buranelli</a>, se non li avete ancora provati è giunto il momento di farlo!</li>
<li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2012/04/ultimate-chocolate-chip-cookie.html">Chocolate chip cookies</a>, che quando mancano ve lo fanno quasi notare.</li>
<li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2010/02/pates-de-fruit.html">Gelatine di frutta</a>, anche se pochi crederanno che le abbiate preparate voi :-)</li>
<li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2011/12/sable-semi-integrali-con-farina-di.html">Sablés semi-integrali con farina di castagne e noci</a>, tra i miei preferiti. </li>
<li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2010/12/baci-di-dama.html">Baci di dama</a>, con questi è proprio difficilissimo sbagliare.</li>
<li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2007/07/green-tea-sweets.html">Sablés al matcha</a>, non proprio per tutti ma vale sempre la pena rischiare!</li>
<li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2008/12/biscotti-natalizi-lemon-meltaways.html">Lemon meltaways</a>, da preparare in quantità industriali (vi chiederanno il bis).</li>
</ul>
<span style="font-size: large;">La ricetta: cantuccini con miele di mandarino, pistacchi di Bronte e amarene essiccate</span><br />
<blockquote class="tr_bq">
Ingredienti:<br />
<ul>
<li>100 g di uova (circa 2)</li>
<li>125 g di zucchero semolato</li>
<li>25 g di miele di mandarino (o un altro miele delicato)</li>
<li>35 g di burro fuso freddo </li>
<li>un pizzico di sale</li>
<li>5 g di bicarbonato d'ammonio</li>
<li>300 g di farina per dolci</li>
<li>100 g di pistacchi sgusciati (non salati)</li>
<li>50 g di amarene disidratate</li>
<li>1 uovo battuto per la doratura</li>
</ul>
</blockquote>
Montare le uova con lo zucchero ed il miele, unire il burro fuso, il
sale ed il bicarbonato d'ammonio e continuare a montare fino ad ottenere
un composto spumoso. Aggiungere la farina ed impastare fino a completo
assorbimento, inserire infine i pistacchi e le ciliegie, tritate grossolanamente. Dividere
l'impasto in due parti e formare con ognuna un cilindro del diametro di
circa 5 cm, aiutandosi con poca farina. Sistemare i due cilindri ben distanziati su una teglia
rivestita con carta forno e pressarli ad uno spessore di circa 1 cm.
Pennellare con l'uovo battuto e cuocere in forno statico preriscaldato a
180°C per 25-20 minuti, o fino a quando non inizieranno a dorare.
Sfornare e lasciar raffreddare per 5 minuti. Trasferire su un tagliere
e, con un coltello ben affilato, affettare i due filoncini in modo da
ottenere biscotti dello spessore di 1-1,5 cm. Sistemare nuovamente nella
teglia, con il taglio rivolto verso l'alto, e lasciar biscottare per
altri 10-15 minuti in forno a 170°C (la parte del taglio dovrà risultare appena dorata). Sfornare e lasciar raffreddare completamente.
Conservare in scatole di latta.Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com35tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-55462823459948621572012-12-16T11:00:00.000+01:002012-12-16T21:36:23.536+01:00Le crêpes della domenica mattina<br />
<br />
<a href="http://farm9.staticflickr.com/8478/8276318397_1dd2151ffc_z.jpg"><img border="0" src="http://farm9.staticflickr.com/8478/8276318397_1dd2151ffc_z.jpg" width="500" /></a>
<br />
<br />
<span style="font-size: small;">A pensarci bene<span style="font-size: small;"> c</span>redo proprio di non aver mai pubblicato un post di domenica<span style="font-size: small;">. Eppure mi piace davvero tanto l'idea di </span></span>condividere in modo rilassato ed estemporaneo una ricetta, quasi fosse un <i>twit</i> esteso, in tempo reale (o quasi). Dunque oggi è andata così. Nessuna sveglia, colazione decisamente <i>slow</i>, niente macchina fotografica e post ultra rapido. Visto che in archivio mancava, vi lascio la ricetta delle mie crêpes dolci, le crêpes che sogno di trovare tutte le domeniche (e non solo) a colazione. Sono soffici al punto giusto, delicatamente profumate e poco dolci, a mio avviso veramente perfette. Volendo si può ridurre la quantità di burro a 30 g ma non eliminatelo del tutto, ché una crêpe senza burro non è una crêpe :-)<br />
<br />
<span style="font-size: large;">La ricetta: crêpes </span><br />
per circa 10-12 crêpes<br />
<blockquote class="tr_bq">
Ingredienti<br />
<ul>
<li>
130 g di farina per dolci</li>
<li>
3 uova medie</li>
<li>
30 g di zucchero</li>
<li>
300 ml di latte</li>
<li>
50 g di burro fuso freddo</li>
<li>
1 cucchiaio di <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2009/08/estratto-di-vaniglia-homemade.html">estratto di vaniglia</a> o rum</li>
</ul>
</blockquote>
Con una frusta lavorare brevemente le uova con lo zucchero senza
montare, unire la farina ed amalgamare bene. Aggiungere il latte e
mescolare fino ad ottenere una pastella priva di grumi, incorporare
infine il burro fuso e l'estratto di vaniglia. Lasciar riposare il
composto per almeno un'ora (io di solito lo lascio in frigo per una
notte, in modo da trovarlo pronto al mattino). Scaldare bene una padella
per crêpes ed ungere tutta la superficie con una piccola quantità di
burro. Versare con un mestolo una quantità di pastella sufficiente a
ricoprire la padella (nel mio caso circa 2/3 di mestolo) e distribuirla
uniformemente facendo ruotare velocemente la padella prima che il
composto si rapprenda. Cuocere a fuoco vivo fino a quando il lato
inferiore non risulterà dorato (circa un minuto). Girare la crêpe,
aiutandosi eventualmente con una spatola, e cuocere per un altro minuto.
Trasferire la crêpe su un piatto e ripetere il procedimento fino ad
esaurire il composto. Farcire le crêpes ancora calde con confettura,
miele o creme spalmabili di ogni genere.Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-1497268449041321362012-11-27T12:00:00.000+01:002012-12-13T09:55:24.455+01:00La ciliegina sulla torta è in arrivo in libreria!<br />
<br />
<a href="http://farm9.staticflickr.com/8479/8204636657_ddb07d2550_z.jpg"><img border="0" src="http://farm9.staticflickr.com/8479/8204636657_ddb07d2550_z.jpg" width="500" /></a>
<br />
<br />
Nell’ultimo periodo ho pensato talmente tante volte al momento in cui avrei dovuto annunciare l’uscita ufficiale del libro, che adesso stento quasi a credere che sia arrivato. E infatti non sto nemmeno a dirvi quante volte io abbia cancellato e riscritto da capo la prima frase di questo post negli ultimi dieci minuti, cercando invano di trovare le parole adatte. Dopo quattro mesi di lavoro tra cucina e set fotografico e altri due per mettere assieme tutto il materiale raccolto assieme a<i> </i>Francesca e al pazientissimo <i>team</i> di <a href="http://www.foodeditore.it/">Food Editore</a>, il libro è veramente pronto a finire sugli scaffali delle librerie e ad essere sfogliato da tutti.. mi sa che un po‘ di sana agitazione ci sta tutta, no? Anche perché non ho ancora avuto modo di sfogliare la mia personalissima copia cartacea e dunque non ho esattamente metabolizzato a pieno la cosa. Ma pare sia proprio vera, pare ;-)<br />
<br />
Come avrete intuito dall' immagine della <i>cover </i>in apertura, il libro si chiama esattamente come questo blog “<b>La ciliegina sulla torta</b>” e contiene in tutto una sessantina di ricette dolci suddivise per occasioni di consumo. Ma ora non intendo annoiarvi con tutti i dati "tecnici", la scheda completa del libro potete trovarla direttamente <a href="http://www.foodeditore.it/la-ciliegina-sulla-torta-2/">qui</a>, sul sito dell'editore.<br />
<br />
Dunque, mancano appena due giorni all'uscita (ma allora è vero!?), il libro sarà ufficialmente in vendita nelle librerie e online a partire dal <b>29 Novembre</b> ma, per chi fosse interessato, il preordine risulta già disponibile sul sito di <a href="http://www.amazon.it/ciliegina-torta-attimi-goloso-piacere/dp/8861543537/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1353919671&sr=8-1">Amazon</a>. In seguito all'uscita ci saranno sicuramente delle presentazioni, purtroppo al momento non dispongo di informazioni precise ma non preoccupatevi, sarete certamente i primi a saperlo!<br />
<br />
In attesa di sfogliare il libro e, soprattutto, di sentire i vostri primi pareri resto a vostra disposizione per qualsiasi dubbio, domanda o curiosità.<br />
<br />
<b>[Aggiornamento dell' 11 dicembre]</b><br />
<strike>Viste le più che comprensibili lamentele di molti per i tempi di attesa che Amazon impone da lunedì 3 dicembre (giorno in cui evidentemente il libro è andato esaurito nei loro magazzini) vi aggiungo qualche altro link al quale potrete ordinare il libro e riceverlo senza dover attendere 11-13 giorni</strike>.<br />
Al momento il libro è nuovamente disponibile su <a href="http://www.amazon.it/gp/product/8861543537/ref=s9_simh_gw_p14_d0_i1?pf_rd_m=A11IL2PNWYJU7H&pf_rd_s=center-3&pf_rd_r=0KJ7VPQCMZ8CGS487SZ9&pf_rd_t=101&pf_rd_p=312234127&pf_rd_i=426865031">Amazon</a>, in alternativa è ordinabile anche ai seguenti link:<br />
<ul>
<ul>
<li><b><a href="http://www.ibs.it/code/9788861543539/leone-jessica-zzz99-badi/ciliegina-sulla-torta-idee.html">ibs</a></b></li>
<li><b><a href="http://www.lafeltrinelli.it/products/9788861543539/La_ciliegina_sulla_torta/Leone_Jessica.html">la Feltrinelli </a></b></li>
<li><b><a href="http://www.fnac.it/Ciliegina-sulla-torta-idee-dolci-per-attimi-di-goloso-piace-LEONE-JESSICA/a671319">fnac</a></b></li>
<li><b><a href="http://www.libreriauniversitaria.it/ciliegina-torta-idee-dolci-attimi/libro/9788861543539">libreriauniversitaria</a></b></li>
<li><b><a href="http://www.inmondadori.it/ciliegina-sulla-torta.-Idee-Jessica-Leone/eai978886154353/">in Mondadori</a> </b></li>
</ul>
</ul>
<ul>
</ul>
Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com118tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-25082281729013261432012-11-12T10:54:00.000+01:002012-11-29T11:29:30.716+01:00La mia torta di mele e una novità<br />
<br />
<a href="http://farm9.staticflickr.com/8198/8178253116_4fd3a69a6d_o.jpg"><img src="http://farm9.staticflickr.com/8198/8178253116_4fd3a69a6d_o.jpg" /> </a> <i> </i><br />
<br />
<i>Les jeux sont faits</i>, lo sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento in cui
avrei potuto finalmente parlarvi del progetto che mi ha tenuta impegnata
negli ultimi mesi. Una cosa è sicura, certe cose si raccontano con più
facilità davanti ad una tazza di buon tè e ad una fetta di torta, no? Un
po’come si farebbe tra amici. Beh, ecco, la torta c’è! Sinceramente
facevo fatica ad immaginare una torta più adatta a questo momento di una
torta di mele autunnale, calda, rassicurante, senza pretese. Non che in
rete ci fosse bisogno di un’altra torta di mele, ma in molti me l’avete
chiesta e questa mi pareva proprio l’occasione giusta per sfornarne
una. Alla fine è proprio vero che ognuno ha la sua torta di mele del
cuore e la mia è decisamente questa, che poi sarebbe quella di mia
madre. Ho anche provato a farne di diverse ma la preferita rimane sempre la sua,
profumata, soffice e umida quanto basta, come piace a me, con
quell’irresistibile crosticina caramellata in superficie che fa la
differenza. Bene, detto ciò, non mi resta che smettere di divagare e svelarvi una volta per tutte cos’è che ho
tenuto così “ben nascosto” nell’ultimo periodo. Come vi anticipavo nel
<a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2012/10/canneles-di-bordeaux.html">post precedente</a>, ho trascorso gran parte degli ultimi mesi in cucina,
tra chili di zucchero e farina, chissà quante uova e tanto, tantissimo
burro. E no, questa volta non ho sfornato una torta ma un libro, il mio
primo libro di ricette (devo dire che in tanti avete avuto la giusta
intuizione!). Ma com’è successo? Tutto è iniziato da un incontro con
la dolcissima Francesca Badi, editor di <a href="http://www.gruppofood.com/">Food Editore</a>, e dalla sua proposta di creare
assieme un libro con le mie ricette e le mie fotografie, un libro che
rispecchiasse in tutto e per tutto il blog. Non mi spiego
esattamente come, ma da allora ad oggi è accaduto tutto il resto, ed ora
mi ritrovo incredula a guardare e riguardare compulsivamente una
cianografica che presto, davvero molto presto, si trasformerà in carta
stampata e potrà finalmente arrivare nelle mie, ma soprattutto nelle
vostre mani. Per ulteriori dettagli dovrete pazientare ancora qualche
giorno. <i>Stay tuned</i>!<br />
<br />
<span style="font-size: large;">La ricetta: torta di mele</span><br />
per una teglia da 20-22 cm di diametro<br />
<blockquote class="tr_bq">
Ingredienti:<br />
<ul>
<li>100 g di uova (circa 2, medie) a temperatura ambiente</li>
<li>100 g di zucchero semolato</li>
<li>1 cucchiaino di estratto di vaniglia</li>
<li>un pizzico di sale</li>
<li>200 g di farina per dolci (io ho usato Petra 5)</li>
<li>10 g di lievito per dolci </li>
<li>1 cucchiaino di cannella in polvere</li>
<li>100 g di burro fuso freddo</li>
<li>3 mele medie</li>
<li>succo di limone</li>
<li>una manciata di uvetta sultanina (facoltativo)</li>
<li>zucchero semolato e cannella per la finitura</li>
</ul>
</blockquote>
Montare le uova con lo zucchero, il sale e l'estratto di vaniglia, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Incorporare la farina, precedentemente setacciata assieme al lievito e alla cannella. Aggiungere infine il burro fuso ed amalgamare bene il tutto. Se l'impasto dovesse risultare eccessivamente compatto, unire poco latte. Lavare e sbucciare le mele, eliminare il torsolo ed affettarne una (che servirà per la decorazione), tagliarle le restanti a cubetti ed irrorarle con poco succo di limone. Aggiungere le mele a cubetti e l'uvetta precedente ammollata e sgocciolata all'impasto, mescolare bene e versare in una teglia da 20-22 cm rivestita con carta forno. Decorare con le fettine di mela, spolverare con poco zucchero semolato e cannella. Cuocere in forno preriscaldato a 175°C per 45-50 minuti. Lasciar raffreddare completamente prima di sformare.Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com85tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-71484040613584445242012-10-02T08:10:00.000+02:002012-10-02T08:23:03.163+02:00Cannelés di Bordeaux<br />
<br />
<a href="http://farm9.staticflickr.com/8171/8042945516_c3e35dd449_o.jpg" title="Canneles bordelais"><img alt="Canneles bordelais" src="http://farm9.staticflickr.com/8035/8042945760_039f40c967_o.jpg" /></a><br />
<br />
Non è mai semplice ricominciare a scrivere dopo una lunga assenza, le cose da dire sono sempre troppe e non si sa mai da che parte iniziare. A questo giro, temevo seriamente di non riuscire neppure ad accedere al pannello del blog. E no, per chi se lo fosse chiesto, non ero in vacanza ma in cucina, principalmente :-). Da quattro mesi a questa parte, infatti, sono impegnata in un progetto tutto nuovo, al quale sto lavorando tuttora e di cui mi auguro di potervi parlare molto molto presto, sperando di farmi perdonare almeno un po'. Nel frattempo, vi lascio con una ricetta che amo preparare soprattutto in autunno, nei momenti in cui la nostalgia di Parigi prende il sopravvento. Lo so, è decisamente tutta un’altra cosa infilarsi il cappottino di prima mattina, con la faccia ancora assonnata, prendere al volo un <i>cannelé</i> in pasticceria e mangiarlo per strada, ancora tiepido e fragrante. Che poi, per dirla tutta, non è affatto male nemmeno svegliarsi la mattina, accendere il forno, riempire gli stampi ed attendere il tempo necessario, magari sfogliando una buona rivista. Sono sicura che i <i>cannelés</i> di Bordeaux non abbiano bisogno di molte presentazioni ma, per chi se li fosse persi, <a href="http://fr.wikipedia.org/wiki/Canel%C3%A9">qui</a> (oppure <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Canel%C3%A9">qui</a>, per l'inglese) si possono trovare un po’di informazioni a riguardo. Da queste parti, nell’attesa di investire in una dozzina di deliziosi quanto indispensabili <a href="http://www.amazon.fr/De-Buyer-Industries-Bordelais-Diam%C3%A8tre/dp/B001FWPYC6/ref=sr_1_5?ie=UTF8&qid=1349110820&sr=8-5">stampini di rame</a>, si continuano ad utilizzare le forme in silicone, con risultati più che accettabili. Al fine di ottenere dei <i>cannelés</i> ben caramellizzati e croccanti all'esterno e morbidi ed alveolati all'interno, è fondamentale imburrare davvero bene gli stampi (l'ideale, per essere precisi, sarebbe pennellarli con un mix a base di cera d'api e burro) e lasciar riposare l'impasto in frigo per almeno 24 ore, prima di cuocere a temperatura elevata. La ricetta che utilizzo è quella di Pierre Hermé, la migliore tra tutte quelle provate fino ad ora. <i>Enjoy</i>!<br />
<br />
<span style="font-size: large;">La ricetta: cannelés bordelais di Pierre Hermé</span><br />
per circa 50 mini-cannelés<br />
<blockquote class="tr_bq">
Ingredienti: <br />
<ul>
<li>500 g di latte fresco intero</li>
<li>50 g di burro</li>
<li>1 bacca di vaniglia</li>
<li>100 g di farina per dolci</li>
<li>250 g di zucchero a velo</li>
<li>1 pizzico abbondante di sale</li>
<li>2 uova grandi</li>
<li>2 tuorli grandi</li>
<li>60 ml di buon rum</li>
<li>burro fuso freddo per gli stampi</li>
</ul>
</blockquote>
Mettere gli stampi per cannelés in frigorifero. Versare il latte in un pentolino. Incidere la bacca di vaniglia, prelevare i semi ed unirli al latte, assieme al baccello. Portare ad ebollizione, rimuovere dal fuoco e lasciare in infusione per almeno 2 ore (la ricetta originale suggerisce un'infusione di 8 ore). Lavorare le uova ed i tuorli con lo zucchero a velo setacciato, senza inglobare aria (Hermé non lo specifica ma trovo sia fondamentale per un corretto sviluppo) aggiungere la farina setacciata ed amalgamare bene, unire infine il latte freddo filtrato, il burro ed il rum, continuando a mescolare. Coprire e lasciar riposare in frigorifero per almeno 24 ore, prima di utilizzare. Riprendere gli stampi ben freddi, pennellarli con il burro fuso freddo e rimetterli in frigo per almeno mezz'ora. Riempire gli stampi con il composto, lasciando circa 1/2 cm dal bordo (per gli stampi più grandi lasciare almeno 1 cm) e cuocere in forno statico preriscaldato a 210°C (io li cuocio a 230°C sul ripiano medio) da 50 minuti (per stampi del diametro di 3,5 cm) a 1 ora (per stampi da 4,5 cm di diametro). I cannelés, una volta cotti, dovranno presentare una superficie dall'aspetto molto brunito e dalla consistenza croccante. Sformare ancora caldi e lasciare intiepidire su una griglia. Servire leggermente tiepidi o a temperatura ambiente.<br />
<br />
<a href="http://farm9.staticflickr.com/8171/8042945516_c3e35dd449_o.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://farm9.staticflickr.com/8171/8042945516_c3e35dd449_o.jpg" /></a>
Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com74tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-72230080532196510282012-05-22T08:00:00.000+02:002012-05-22T08:00:07.363+02:00La torta al latte caldo di Tish<br />
<br />
<a href="http://farm8.staticflickr.com/7091/7240818036_dc00eba67f_o.jpg" title="Hot milk sponge cake"><img alt="Hot milk sponge cake" height="750" src="http://farm8.staticflickr.com/7091/7240818036_dc00eba67f_o.jpg" width="500" /></a><br />
<br />
<br />
Ormai lo saprete, in primavera mi perdo letteralmente dietro alla frutta e alla verdura di stagione e sperimento poco con i dolci. Prendo un cestino di fragole con l'intenzione di trasformarle in un nuovo dolce e puff, sparice prima del tempo. Non c'è verso. Di recente, forse merito di questo tempaccio, mi è venuta voglia di una torta semplice che non fosse la solita margherita o quattro quarti, ma nemmeno la <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2011/02/abemus-torta-paradiso.html">Paradiso</a>, quindi mi sono messa a sfogliare libri e riviste e grazie ad un post-it ho ritrovato questa <i>hot milk sponge cake</i> di Tish Boyle. Gli ingredienti, letti così, non dicono assolutamente nulla e fanno piuttosto pensare ad una tortina noiosa e priva di carattere. Il nome, invece, già anticipa ciò che la distingue da qualsiasi altra torta rendendola davvero unica, non tanto per il sapore quanto per la particolarissima <i>texture</i> e per l'estrema sofficità. Per farla breve, ho fatto la scoperta <strike>dell'acqua</strike> del latte caldo. Onestamente, a me non sarebbe mai saltato in mente di versare del latte pressoché bollente in una massa montata, a voi si? Ebbene si, questo è l'unico accorgimento in più che permette di ottenere una torta leggerissima ma allo stesso tempo molto elastica e resistente. La sua struttura, dall'alveolatura finissima ma molto leggera, è talmente particolare che ricorda davvero tanto la <i>cheesecake</i> giapponese (sul blog non c'è ma credo di averne un vecchissimo esempio in archivio su Flickr), abbastanza unica nel suo genere. Fondamentalmente non nasce come torta da farcire ma credo che una base così facile e versatile come questa sia da tenere sempre presente per tutte le torte farcite o decorate che richiedono un supporto resistente ma non troppo asciutto, e soprattutto gustoso. Questa torta l'ho utilizzata persino per preparare una classica zuppa inglese e mi ha sorpreso ancora una volta per la capacità di reggere la bagna senza perdere forma e consistenza. Io vi consiglio di segnarvela e di provarla al più presto, attendo un vostro parere!<br />
<br />
<span style="font-size: large;">
La ricetta: hot milk sponge cake</span><br />
adattata da una ricetta di Tish Boyle tratta da 'The cake book'.<br />
Per una torta da 20-22 cm di diametro<br />
<blockquote>
Ingredienti:
<br />
<ul>
<li>120 g di latte fresco intero</li>
<li>
60 g di burro</li>
<li>
165 g di farina debole</li>
<li>
6 g di lievito per dolci</li>
<li>
165 g di zucchero</li>
<li>
3 uova medie a temperatura ambiente</li>
<li>
1 cucchiaino di <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2009/08/estratto-di-vaniglia-homemade.html">estratto di vaniglia</a></li>
<li>
un pizzico di sale</li>
</ul>
</blockquote>
Setacciare due volte la farina con il lievito ed il sale e mettere da
parte. Versare il latte ed il burro in un pentolino e scaldare fino a
quando il burro non sarà completamente sciolto. Montare le uova in
planetaria (o con le fruste elettriche) per circa un minuto a velocità
medio-alta, aggiungere lo zucchero in più riprese e montare fino a
quando la massa non avrà triplicato il suo volume iniziale e risulterà
chiara e spumosa (circa 10 minuti). Con l'aiuto di una spatola
incorporare delicatamente la farina nella massa montata, in tre riprese,
con movimenti dal basso verso l'alto. Scaldare nuovamente il latte con
il burro, prima che raggiunga il bollore versare nel composto (io ho
preferito versarlo in due riprese) ed incorporarlo utilizzando la
spatola. Versare in uno stampo rivestito con carta forno e cuocere in
forno preriscaldato a 175°C per 25-30 minuti.<br />
<br />
Per la deliziosa brocca e la tovaglietta a fiori si ringrazia <a href="http://www.greengate.dk/">Greengate</a>.Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com139tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-75395888756418500732012-04-04T08:51:00.000+02:002012-04-04T08:55:07.867+02:00The ultimate chocolate chip cookie<br />
<br />
<a href="http://www.flickr.com/photos/tukis/6836190742/" title="Chocolate chip cookies"><img alt="Chocolate chip cookies" height="750" src="http://farm8.staticflickr.com/7206/6836190742_5a0e5ccf3d_b.jpg" width="500" /></a><br />
<br />
Visto che, per quanto riguarda i preparativi pasquali, da queste parti siamo ancora in altissimo mare ed il tempo sembra aver fatto un passo indietro verso giornate più grigie ed autunnali, colgo la palla al balzo per pubblicare questo post, che ormai ha una storia tutta sua alle spalle. Un post che per mille motivi, che per ovvie ragioni non sto ora ad elencarvi, sembrava non dovesse essere pubblicato. E invece, eccomi a (ri)scrivere di grossi, grassi <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Chocolate_chip_cookie"><i>chocolate chip cookies</i></a> in piena primavera. Che sia la volta buona? Al massimo, se proprio non vi andrà di affrontare tutto questo cioccolato nella stagione delle fragole, potrete sempre segnarvi la ricetta per il prossimo autunno. In rete ormai esistono talmente tante ricette dei classici <i>cookies</i> al cioccolato, più o meno famose, che non basterebbe una vita per testarle tutte. Insomma, la ricerca dell'<i>ultimate chocolate chip cookie</i> sembra aver scomodato un po'di gente, in effetti, peccato che poi il <i>cookie</i> perfetto di tizio difficilmente corrisponda all'ideale altrui. E infatti ricevo spesso richieste riguardanti questi golosissimi biscotti americani che, evidentemente, fanno impazzire non poche persone. Personalmente, il mio <i>cookie</i> ideale corrisponde piú o meno a ciò che ho assaggiato all'estero, presso alcune note catene di caffetterie, ma anche ad un prodotto americano confezionato di cui non ricordo neanche più il marchio. Per farla breve, a me il <i>chocolate chip cookie</i> piace piuttosto spesso, croccante ma non troppo, all'interno dev'essere leggermente piú tenero ma non eccessivamente morbido e <i>chewy</i> (gommoso) come sostengono alcuni. Riguardo il sapore la questione è molto più semplice, infatti non c'è tutta questa enorme differenza tra le ricette da me provate, dolcezza a parte. Quindi, se il <i>cookie</i> dei vostri sogni dovesse in qualche modo corrisponde al mio siete fortunati: ecco qua la mia ricetta definitiva, che sarebbe quella di Alton Brown, con qualche modifica sia nelle dosi che nel metodo di preparazione. Un aspetto difficilmente rispettato ed apparentemente trascurabile, che invece a mio parere fa la grande differenza, è il riposo dei biscotti per almeno uno o due giorni prima di consumarli. Come al solito, mi raccomando, rispettate i tempi, altrimenti poi tornate a dirmi che invece di ottenere tanti biscotti vi siete ritrovati con un unico<i> cookie</i> gigante di 30x40 ;-)<br />
<br />
<a href="http://farm8.staticflickr.com/7200/6982369393_de4630668f_b.jpg"><img alt="" border="0" src="http://farm8.staticflickr.com/7200/6982369393_de4630668f_b.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; display: block; height: 750px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 500px;" /></a><br />
<br />
<span style="font-size: large;">La ricetta: chocolate chip cookies</span><br />
per circa 35 cookies<br />
<blockquote class="tr_bq">
Ingredienti:<br />
<ul>
<li>225 g di burro fuso</li>
<li>200 g di zucchero di canna</li>
<li>50 g di zucchero semolato</li>
<li>1 uovo grande</li>
<li>1 tuorlo</li>
<li>25 g di latte</li>
<li>2 cucchiaini di <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2009/08/estratto-di-vaniglia-homemade.html">estratto di vaniglia</a></li>
<li>1 pizzico abbondante di sale</li>
<li>350 g di farina "00" per pane</li>
<li>5 g di lievito per dolci</li>
<li>200 g di cioccolato al 70% tritato (o in gocce, se come me avete finito la scorta)</li>
</ul>
</blockquote>
Lavorare il burro intiepidito con lo zucchero, il sale e l'estratto per 5 minuti, in modo da sciogliere parzialmente lo zucchero e raffreddare il burro. Battere leggermente le uova con il latte ed aggiungere un po’alla volta al resto, continuando a lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere la farina setacciata con il lievito ed impastare velocemente, unire le gocce di cioccolato e lavorare brevemente. Avvolgere l'impasto con pellicola e lasciar riposare in frigo per almeno un ora. Riprendere l'impasto, dividerlo in due e formare con ciascun pezzo un cilindro di circa 4-5 cm di diametro, avvolgerlo con pellicola e lasciare in frigo per almeno 2 o 3 ore. Tagliare ciascun cilindro a rondelle dello spessore di 1,5 cm ed aggiungere a piacere gocce di cioccolato in superficie. Congelare per almeno un ora (dev'essere quasi completamente congelato), disporre le rondelle ancora congelate ben distanziate su una teglia rivestita con carta forno ed infornare subito a 175°C per 15 minuti o fino a quando non saranno ben dorati. Sfornare e lasciar raffreddare su una griglia. Si conservano tranquillamente per diversi giorni in una scatola di latta o in un normale barattolo per biscotti.Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com56tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-36966499100412087872012-03-01T10:25:00.004+01:002012-03-01T18:58:46.416+01:00Bussolà buranelli<span></span><br /><span></span><br /><a href="http://farm8.staticflickr.com/7056/6943305277_a47a3d1e13_b.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 750px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7056/6943305277_a47a3d1e13_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br />Dopo un periodo di dolci non proprio semplici e di fritture carnevalesche, sentivo sicuramente il bisogno di cose poco elaborate. Sono sicura che diversi di voi avranno intuito che, al di là della mia passione per tutti i dolci più o meno complessi, preferisco senza alcun dubbio i più semplici. E quando dico semplici intendo tutti quei dolci da forno in cui gli ingredienti principali non sono più di quattro o cinque, purchè siano di qualità, dolci schietti e rassicuranti come solo i dolci della nonna possono essere. Datemi una fetta di <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2011/02/abemus-torta-paradiso.html">torta Paradiso</a>, per esempio, oppure tre o quattro <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2011/11/i-biscotti-del-mattino.html">biscotti da colazione</a>, e mi farete assai felice. Ma se proprio dovessi scegliere solamente un dolce, uno solo, da trovare sempre in casa e sgranocchiare all’occorrenza, probabilmente sceglierei i bussolà buranelli. Ve l’avevo detto che in fondo in fondo amo le cose semplici! I bussolà esistono davvero in tantissime varianti, quelli tipici di Burano sono delle semplici ciambelline dolci, molto profumate, costituite da un impasto piuttosto ricco e consistente, a base di tuorli, burro, zucchero e farina. In origine venivano preparati nelle case dell’isola solo nel periodo di Pasqua e conservati a lungo, oggi invece si possono trovare durante tutto l’anno ed è consuetudine, per molti ristoranti della laguna, offrirli a fine pasto assieme ad ottimi vini passiti. La ricetta, trovata ormai da diverso tempo <a href="http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=24862">qui</a>, è ormai diventata quella definitiva, sono dolci al punto giusto e gli ingredienti sono bilanciati in modo da ottenere dei bussolà della giusta consistenza, che non ha niente a che vedere con quella di un sablé o di un biscotto, un buon bussolà dev’essere piuttosto pesante e compatto e va sgranocchiato lentamente, oppure imbevuto in un buon passito.<br /><br /><br /><a href="http://farm8.staticflickr.com/7069/6797189690_925a530bbf_b.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 750px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7069/6797189690_925a530bbf_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br /><span style="font-size:130%;"> La ricetta: bussolà buranelli</span><br />per una ventina di bussolà<br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li> 250 g di farina debole</li><li> 60 g di tuorli (circa 3)</li><li> 125 g di zucchero</li><li> 100 g di burro fuso freddo</li><li> la scorza grattugiata di 1/2 limone</li><li> i semi di 1/2 bacca di vaniglia</li><li> un pizzico di sale</li></ul></blockquote> Lavorare i tuorli con li zucchero fino a quando non saranno chiari e spumosi, unire il burro fuso, il sale, i semi di vaniglia e la scorza di limone e mescolare bene. Aggiungere la farina ed impastare velocemente senza scaldare troppo l'impasto, che dovrà risultare compatto ed omogeneo. Avvolgere con pellicola e lasciar riposare in frigo per un'ora. Dividere l'impasto in venti pezzi (da circa 25g) e formare con ognuno un salamino, che andrà poi chiuso in modo da ottenere una ciambella. Lasciare per almeno mezz'ora in frigo prima di cuocere in forno preriscaldato a 170°C per circa 15-20 minuti. Sfornare prima che incomincino a dorare e lasciar raffreddare su una griglia. Conservare in una scatola di latta.Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com64tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-508665667951555872012-02-21T09:40:00.006+01:002012-02-21T11:46:55.047+01:00Crostoli, chiacchiere, galani.. e voi come li chiamate?<img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 750px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7062/6915065979_40676c2d5e_b.jpg" alt="" border="0" /><br /><br />Oggi è martedi grasso e forse sono ancora in tempo per parlarvi di una ricetta di Carnevale, probablmente la più semplice di tutte. Ogni anno ricevo richieste per questa ricetta e, in particolare, ho recentemente promesso a Giulia, una lettrice, che l'avrei pubblicata per questo Carnevale. Con un po'di ritardo eccola qua!<br />Sinceramente non ricordo un Carnevale senza almeno una montagna di crostoli (dalle mie parti si chiamano così!), è un dolce che abbraccia tutta l'Italia ma assume forme, nomi e profumi diversi, ogni casa ha la sua ricetta ma la maggior parte delle persone, soprattutto quelle più anziane, li prepara "ad occhio". A dire il vero a casa mia c'è più di una ricetta ma quella che preferisco è senza dubbio questa, per la leggerezza, la friabilità e l'intenso profumo del risultato. Per farli ci vuole pochissimo tempo ma vi consiglio di farne in abbondanza perchè uno tira l'altro!<br /><br />La ricetta: crostoli di Carnevale<br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li>150 g di farina "00"</li><li> 1 uovo medio</li><li> 30 g di burro morbido</li><li> 30 g di zucchero</li><li> 1 cucchiaio di grappa</li><li>1 cucchiaino di <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2009/08/estratto-di-vaniglia-homemade.html">estratto di vaniglia</a><br /></li><li> la scorza grattugiata di 1/2 arancia</li><li> 1 pizzico di sale</li><li> olio di arachidi per friggere</li><li> zucchero a velo</li></ul></blockquote> Lavorare il burro con lo zucchero, unirvi l'uovo, la grappa, la la scorza d'arancia e il sale ed amalgamare bene. Aggiungere tutta la farina precedentemente setacciata ed impastare bene fino ad ottenere un impasto liscio e compatto. Se dovesse risultare troppo appiccicoso aggiungere poca farina in modo da ottenere un impasto lavorabile. Avvolgere con pellicola e lasciar riposare per un'ora. Stendere molto sottilmente, a mano o con la sfogliatrice, e dividere in tanti rettangoli con l'aiuto di una rotella. Tuffarne pochi per volta in abbondante olio caldo (170°C), scolarli non appena saranno gonfi e lievemente dorati e lasciar sgocciolare su carta da cucina. Una volta freddi spolverare con zucchero a velo e servire.Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com49tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-41251935355298719522012-02-15T10:02:00.001+01:002012-02-15T11:14:22.485+01:00Chocolate-beet cupcakes<span></span><br /><span></span><br /><a href="http://farm8.staticflickr.com/7196/6877532173_836b2e7e1a_b.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 750px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7196/6877532173_836b2e7e1a_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Chissà perché certe cose suonano così bene in inglese che, tradotte in italiano, sembrano veramente perdere tutto il loro fascino. Comunque si, queste sono proprio delle tortine alle barbabietole rosse, per chi avesse ancora qualche dubbio. È da anni che vedo girare torte e tortine a base di rape rosse, soprattutto nei foodblogs americani, ma senza farci troppo caso. Poi ho visto questo bellissimo <a href="http://vimeo.com/24243147">video</a> di <span style="font-style: italic;">tiger in a jar</span> e ho deciso che non avrei potuto evitare di dare una <span style="font-style: italic;">chance</span> alle barbabietole rosse. Nei dolci intendo, perché come contorno a casa mia non sono mai mancate. L’idea iniziale era quella di creare delle tortine rosse senza l’uso di colorante (un po’ come per il <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2010/03/cake-al-mascarpone-e-matcha.html">verde</a> del <span style="font-style: italic;">matcha</span> e il <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2010/08/chiffon-cake-alla-patata-dolce-viola.html">viola</a> della patata dolce), anche per dissacrare il mito del <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Red_velvet_cake"><span style="font-style: italic;">red velvet</span></a> che, francamente, io non ho ancora capito.. sono soffici, rossi, bellissimi e tutto quello che volete, ma contenendo una quantità ridicola di cacao (altrimenti addio rosso) e un flacone di colorante, trovo abbiano un sapore totalmente indefinibile. E quindi, al primo tentativo, ho voluto fare delle tortine con le rape ma senza cacao, erano soffici e rossissime ma avevano un gusto deciso di barbabietola, sicuramente un po’<span style="font-style: italic;">strong</span> per delle tortine dall’aspetto così raffinato. Invece il mese scorso mi sono arresa alla tendenza di abbinare questa simpatica radice al cioccolato, rinunciando ad un colore rosso brillante, ed è stato finalmente amore! Il cioccolato, o cacao, predomina ma la barbabietola si fa spazio, soprattutto come retrogusto, ed è davvero molto particolare e piacevole persino per chi non ama questo ingrediente. Mi hanno chiesto di replicare la ricetta pochi giorni fa e l’ho riadattata per fare dei cupcakes con un semplice <span style="font-style: italic;">frosting</span> al <span style="font-style: italic;">cream cheese</span>, che con la sua freschezza completa il tutto divinamente.<br /><br /><br /><a href="http://farm8.staticflickr.com/7190/6877532937_3fc810e9fc_b.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 750px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7036/6865509891_879497c3e0_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br /><span style="font-size:130%;">La ricetta: cupcakes alle rape rosse e cioccolato</span><br />per una torta ( ∅ 20 cm) oppure 15 cupcakes medi<br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li>150 g di farina “00” </li><li>150 g di purea di rape rosse*</li><li>150 g di zucchero di canna </li><li>150 g di uova a temperatura ambiente (circa 3) </li><li>120 g di olio di semi </li><li>45 g di cacao amaro </li><li>2 cucchiaini (10 g) di lievito per dolci </li><li>1 cucchiaino di <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2009/08/estratto-di-vaniglia-homemade.html">estratto di vaniglia</a></li><li>un pizzico di sale</li></ul><br />per il frosting:<br /><ul><li>300 g di philadelphia (io ho utilizzato la versione light)</li><li>150 g di zucchero a velo</li><li>100 g di burro morbido</li><li>cioccolato fondente per decorare</li></ul></blockquote><br />Setacciare la farina assieme al cacao e al lievito. Montare le uova con lo zucchero di canna, l'olio e il sale fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere la purea di rape e l'estratto di vaniglia, continuando a lavorare a bassa velocità, ed incorporare gli ingredienti asciutti. Versare l'impasto nei pirottini riempiendoli a 3/4 e cuocere in forno preriscaldato a 160-170°C per circa 25 minuti (40 minuti se si utilizza un unico stampo da 20 cm) fino a quando l’interno risulterà asciutto. Lasciar raffreddare completamente. Nel frattempo preparare la crema lavorando il burro con lo zucchero, quando il composto risulta cremoso e montato unire il philadelphia, continuando a lavorare fino a quando la crema non risulterà liscia ed omogenea. Coprire e lasciare in frigo per almeno 3 o 4 ore. Versare la crema in una sac à poche e decorarvi i cupcakes, conservare in frigo per almeno 2 ore e decorare con riccioli di cioccolato fondente.<br /><br />(*) Per ottenere la purea: bollire le rape rosse fin a quando non saranno tenere. Eliminare la buccia e lasciarle raffreddare. Frullare fino ad ottenere una purea omogenea.<br /><br /><br /><a href="http://farm8.staticflickr.com/7190/6877532937_3fc810e9fc_b.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 750px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7190/6877532937_3fc810e9fc_b.jpg" alt="" border="0" /></a>Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com45tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-90544545872659067712012-02-08T09:45:00.006+01:002012-02-08T14:09:43.769+01:00Mexican three-milk cake<span></span><br /><span></span><br /><a href="http://farm8.staticflickr.com/7004/6838032195_d429f38f77_b.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 750px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7004/6838032195_d429f38f77_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Il mese di gennaio è passato in un attimo, poco male visti i miei buoni propositi di <span style="font-style: italic;">detox</span> post-feste. Insomma, direi che un mese di <span style="font-style: italic;">austerity</span> (=niente dolci) non fa male a nessuno, anzi, dopo le feste se ne avverte proprio il bisogno. Unico neo, si accumulano davvero troppe ricette da testare e, quando scatta il "via libera" avviene un'autentica esplosione in testa, avete presente quando avete mille cose da fare e vorreste farle tutte in contemporanea? E puntualmente si finisce col fare la prima cosa che capita, magari la meno interessante, oppure non si fa nulla. Questa volta, nel bel mezzo del mio "intensissimo" <span style="font-style: italic;">brainstorming</span> è arrivato Donna Hay magazine, mi è bastato sfogliarlo per accantonare momentaneamente tutto il resto. Mi sono fermata a pagina 111, devo ancora capire bene il perché, e non c'è stato verso di togliermi dalla testa quella pagina. Del resto, come si fa a non rimanere incuriositi da una torta messicana al triplo latte (sic!) che, dalla foto, ha tutta l'aria di essere la buona e semplice torta della nonna (messicana pure lei)? La base è una torta semplicissima, come ce ne sono tante. A renderla particolare è la bagna a base di latte, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Latticello">latticello</a> e latte condensato che, se leggendo gli ingredienti mi ha lasciata piuttosto perplessa, all'assaggio si è rivelata davvero il <span style="font-style: italic;">quid pluris</span> della ricetta. In sostanza non si avverte una vera e propria bagna, ma la consistenza del dolce e la sua umidità sono davvero ideali. Infine la panna non zuccherata e la frutta acidula vanno a bilanciare perfettamente la dolcezza della torta rendendola veramente completa e particolarmente golosa. A voi la ricetta!<br /><br /><a href="http://farm8.staticflickr.com/7010/6838032551_96913b9845_b.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 750px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7010/6838032551_96913b9845_b.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><br /><span style="font-size:130%;">La ricetta: torta messicana al triplo latte</span><br />da Donna Hay magazine #61<br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li>180 g di burro morbido</li><li>220 g di zucchero</li><li>2 cucchiai di <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2009/08/estratto-di-vaniglia-homemade.html">estratto di vaniglia</a></li><li>5 uova</li><li>225 g di farina auto-lievitante, setacciata *</li><li>250 ml di latte fresco</li><li>250 ml di latte condensato zuccherato</li><li>250 ml di latticello **</li><li>500 ml di panna fresca</li><li>passionfruit o altra frutta a piacere </li></ul></blockquote><br />Lavorare il burro morbido con lo zucchero per una decina di minuti, dovrà risultare chiaro e cremoso. Aggiungere un cucchiaio di estratto di vaniglia e mescolare. Aggiungere le uova, una alla volta, battendo bene il composto, unire la farina ed amalgamare il tutto. Versare il composto in uno stampo (20 x 30 cm) *** rivestito con carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 30-35 minuti, o fino a quando uno stecchino non ne uscirà asciutto. Con uno stecchino praticare tanti forellini sulla superficie del dolce e lasciar raffreddare completamente. Mescolare assieme il latte, il latticello, il latte condensato ed un cucchiaio di estratto di vaniglia e versare lentamente sul dolce e lasciare in frigorifero per circa due ore, o fino a quando il composto non sarà completamente assorbito. Al momento di servire montare la panna e distribuirla sulla torta, decorare con la polpa di passionfruit o altra frutta a piacere (io ho scelto i lamponi).<br /><br />(*) sostituibile con 210 g di farina “00” setacciata con 12 g di lievito per dolci ed un pizzico generoso di sale.<br /><br />(**) sostituibile con 180 ml di yogurt intero diluito con 70 ml di latte fresco oppure con una miscela preparata con 235 ml di latte intero e 15 g di succo di limone e lasciata riposare per una decina di minuti.<br /><br />(***) Io ho utilizzato uno stampo rotondo da 20 cm, avendo ridotto le dosi a 3/5.Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com67tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-21851229488583742882011-12-23T08:00:00.002+01:002011-12-23T08:00:11.100+01:00Tanti Auguri!<span></span><br /><span></span><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7147/6549101619_972986d9a6_o.jpg" alt="Buon Natale" border="0" /><br />Se per caso qualcuno se lo stesse chiedendo, quest'anno è andata a finire che ho preparato una montagna di <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2011/12/sable-semi-integrali-con-farina-di.html">questi</a> sablés per tutti. Ormai è diventato IL biscotto tormentone dell'autunno-inverno per cui, non avendo assolutamente piú tempo per nuove sperimentazioni, ho preferito andare sul sicuro e, vi dirò, ogni tanto ci vuole! Niente di nuovo per voi, quindi, ma ci voleva un ultimissimo post prima delle feste, per salutarvi ed augurare di vero cuore a tutti voi che passate di qui <span style="font-weight: bold;">un</span> <span style="font-weight: bold;">sereno e dolcissimo Natale</span>, ricco di bei momenti e di cose buone da condividere con le persone a voi vicine. Manca veramente poco, da domani credo proprio che saremo tutti troppo impegnati per collegarci, tra gli ultimissimi regali da fare, i pranzi e le cene da organizzare e, soprattutto, i nostri cari da riempire di attenzioni e di coccole.<br /><br />Avrete notato che in rete imperversa la moda dei cosiddetti <span style="font-style: italic;">free printables</span>, ovvero bigliettini, etichette, cartellini e quant'altro da stampare, ritagliare ed utilizzare per rendere più carini i nostri pacchetti regalo. Ho quindi pensato di dare il mio piccolo contributo condividendo con voi un semplice <span style="font-style: italic;">template</span> che ho disegnato per costruire deliziose scatoline (saró l'unica a non trovarne di serie?) ogni volta che ce ne sarà bisogno. È vero, se ne trovano di ogni genere sul web ma qui siamo parecchio esigenti e testardi e, come al solito, se non troviamo una cosa la facciamo noi. Sperando che possa tornare utile anche a voi, vi lascio il template da stampare e le istruzioni per ottenere una scatolina semplice e carina come quella che vedete infiocchettata in foto. Ma davvero credevate che avrei potuto lasciarvi senza nulla da fare?<br /><br /><a href="http://farm8.staticflickr.com/7016/6549112965_ce31367e1b_o.jpg" title="Template scatolina"><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px;" alt="Template scatolina" src="http://farm8.staticflickr.com/7016/6549112965_92506683d8.jpg" align="center" /></a><br /><span style="font-size:130%;">Istruzioni</span>:<br /><br /><ol><li>Cliccando sull’anteprima qui sopra si aprirà una nuova pagina in cui visualizzerete il file originale, salvate l’immagine e stampate il template su cartoncino (se necessario fate un ingrandimento) oppure su lucido (durerà di più).</li><li>Con l'aiuto di una taglierina ritagliate con precisione lungo il contorno, otterrete così una guida che vi permetterà di disegnare il template su cartoncino ogni volta che ne avrete bisogno.</li><li>Posizionare il template sul vostro cartoncino preferito e con una matita riportarvi il disegno.</li><li>Ritagliate lungo il contorno e piegate lungo le linee tratteggiate.</li><li>Posizionate del nastro biadesivo sulla parte indicata con una strisciolina grigia (vedi figura) e chiudete i lati della scatolina.</li><li>Per chiudere il fondo basta piegare prima il l’aletta a forma di c, poi le due alette identiche, ed infine infilare l’aletta rimasta nella fessura al centro. Se il cartoncino è abbastanza rigido non è necessario fermare con il biadesivo perchè il tutto si incastrerà perfettamente.</li><li>Voilà, ora non vi resta che riempire la scatolina di cose buone preparate con le vostre manine, infiocchettarla come più vi piace e regalarla ad amici, colleghi, vicini, parenti e a tutti coloro che vi vogliono bene.</li></ol><br /><br />Infine, per quelli che ancora esitano o sono in preda ad un raptus creativo last-minute, ho selezionato 10 ricette di biscotti/dolcetti veramente facili facili, da impacchettare impavidamente all'ultimissimo secondo, che sono sicura piaceranno a tutti i golosi:<br /><br /><ul><li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2011/03/tartufi-di-cioccolato-al-caramello.html">Tartufi di cioccolato al caramello salato</a></li><li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2008/12/biscotti-natalizi-lemon-meltaways.html">Lemon meltaways</a></li><li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2009/12/russian-tea-cakes.html">Russian tea cakes</a></li><li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2008/02/brt-ma-bon.html">Brutti ma buoni</a></li><li><a href="http://http//www.cilieginasullatorta.it/2011/12/sable-semi-integrali-con-farina-di.html">Sablés semi-integrali con farina di castagne e noci</a></li><li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2010/12/baci-di-dama.html">Baci di dama</a></li><li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2011/04/cocoa-brownies.html">Cocoa Brownies</a></li><li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2009/05/alfajores-de-maicena.html">Alfajores </a></li><li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2008/08/donna-hays-spoondent-biscuits.html">Spoon-dent biscuits</a></li><li><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2010/11/chocolate-caramel-shortbread-bars.html">Chocolate caramel shortbread bars</a></li></ul>Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com43tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-6604607454240780642011-12-20T11:45:00.003+01:002011-12-20T18:53:18.082+01:00La brioche delle vacanze<span></span><br /><span></span><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7152/6542925903_6e81c508aa_b.jpg" alt="" border="0" /><br />Mancano cinque giorni a Natale e, causa lavori in casa, devo ancora dare il via alla grande produzione di biscotti del 2011 (<span style="font-style: italic;">sic</span>). A parte il <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2010/12/il-panforte-margherita-e-gli-auguri.html">Panforte</a>, preparato con un po’ di anticipo, e una “prova panettone” di cui resta solamente il ricordo, rimane ancora tutto da fare. In poco più di quattro giorni. Dunque quest’anno, a parte i deliziosi <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2011/12/sable-semi-integrali-con-farina-di.html">sablés</a> del post precedente che vi consiglio di fare in gran quantità e regalare, non so se riuscirò a postare altro in tempo per i vostri regali. Se può essere d’aiuto, nella sezione <span style="text-decoration: underline;"></span><a href="http://www.cilieginasullatorta.it/search/label/regali">regali</a>, troverete più di quanto possiate riuscire a produrre in questa manciata di giorni. Passando all’argomento del post, voi non lo sapete ma è da tempo che cerco di parlarvi di <a href="http://www.likeastrawberrymilk.com/2011/04/neige-davril-et-petit-dejeuner-au-lit-une-brioche-en-cinq-minutes/">questa</a> brioche davvero speciale senza riuscirci. Il perché è sempre lo stesso ed è molto semplice: la brioche non arriva mai intera davanti all’obiettivo. Cos’avrà di speciale, direte. Intanto sono sufficienti meno di cinque minuti per preparare l’impasto, semplicemente perché questa brioche non necessita affatto d’essere impastata (un po’ come il celebre <span style="font-style: italic;">no-knead bread</span>). Dopodiché potrete dimenticarvi l’impasto in frigo per almeno 24 ore, o fino a cinque giorni, e tirarlo fuori quando vi verrà una certa voglia di brioche.. il tempo, la temperatura e l’idratazione lavoreranno al posto vostro, scusate se è poco. <span style="font-style: italic;">Last but not least</span>, otterrete una brioche talmente da sballo che non sarete neanche più sicuri di averla preparata in pochi minuti e senza scomodare le braccia o la planetaria.. sofficissima ed elastica, alveolatura perfetta, profumo inebriante e soprattutto digeribilissima, grazie alla lunga maturazione dell’impasto a basse temperature. Come bonus, potrete renderla più natalizia aggiungendo all’impasto dei canditi o della frutta secca, oppure delle gocce di cioccolato fondente. Personalmente la preferisco così com’è, per nulla dolce ma con un buonissimo profumo di burro che preferisco non coprire. Dunque, quale momento migliore per avere questa brioche pronta in frigo se non durante le vacanze?<br /><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7156/6542950531_4848cf662e_b.jpg" alt="" border="0" /><br /><br /><span style="font-size:130%;">La ricetta: brioche senza impasto</span><br />adattata (con qualche modifica) da <a href="http://www.amazon.it/Five-Minute-Bread-Revolutionary-Machine-Kneading/dp/0091938945/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1324376191&sr=8-1">Five-minute bread</a> di J. Hertzberg e Z. Francois<br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li>250 g di farina forte (tipo Manitoba)</li><li>100 g di burro fuso freddo</li><li>75 g di acqua a temperatura ambiente</li><li>2 uova medie a temperatura ambiente</li><li>50 g di miele chiaro delicato</li><li>1 punta di cucchiaino di sale</li><li>3 g di lievito di birra disidratato (*)</li></ul></blockquote><br />Unire in una ciotola di vetro piuttosto capiente le uova leggermente battute, il miele, l'acqua, il sale ed il burro fuso e mescolare bene con una frusta fino a rendere omogeneo il composto. Aggiungere la farina precedentemente mescolata con il lievito disidratato e lavorare brevemente con una forchetta fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Coprire con pellicola e lasciare 2 ore a temperatura ambiente prima di riporre in frigorifero, dove dovrà riposare almeno 24 ore o fino 5 giorni (io trovo che 48 ore siano ideali). Dividere l'impasto in tre e formare una treccia, oppure dividerlo in quattro parti con cui formare delle palline che andranno sistemate in fila in un unico stampo da cake ben imburrato (30 x 11 cm circa). Coprire lo stampo con un panno umido e lasciar lievitare al caldo da un'ora e mezza a due ore o fino a quando la brioche avrà quasi raggiunto il bordo dello stampo. Pennellare la superficie con poco burro fuso o con un uovo battuto, cuocere a 180-190°C per circa mezz'ora o fino a quando la brioche non sarà ben dorata. Si conserva bene anche per più di un giorno, ben chiusa in un sacchetto di plastica oppure in un contenitore a chiusura ermetica.<br /><br />(*) In alternativa 11 g di lievito fresco, sciolto nei 75 g di acqua (tiepida).<br /><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7028/6542938183_0db80485ec_b.jpg" alt="" border="0" />Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com130tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-37160412677520065962011-12-12T11:45:00.001+01:002011-12-13T09:12:59.322+01:00Sablés semi-integrali con farina di castagne e noci<span></span><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer;" src="http://farm8.staticflickr.com/7034/6498310587_51d9f2fca1_o.jpg" alt="Sablé semi-integrali con farina di castagne e noci" border="0" /><br />Questa ricetta, come tante altre, è nata da un assaggio che mi ha particolarmente incuriosito e dalla conseguente voglia di creare qualcosa di vagamente simile. Si tratta di un biscotto locale, dalle origini presumibilmente antiche, che è stato recentemente riproposto da un’ottima gelateria/pasticceria spilimberghese, viene chiamato <span style="font-style: italic;">scalèta</span> ed ha effettivamente la forma di una piccola scala. Contiene farina di castagne, noci e farina integrale ed è caratterizzato da un sapore piuttosto deciso e da una <span style="font-style: italic;">texture</span> piacevolmente grezza che fa immediatamente pensare ad un prodotto d’altri tempi. Nella mia versione, leggermente meno dolce, si sentono maggiormente castagne e noci e la struttura, se pur grezza, è volutamente più simile a quella di un <span style="font-style: italic;">sablé</span>. Insomma, un po’per caso e un po’per scelta, è nato un biscotto sicuramente diverso e più in linea con i miei gusti che sto apprezzando sempre di più e non avrei potuto non condividerene con voi la ricetta. Fatene tantissimi, impacchettateli e regalateli, mi raccomando, sono davvero troppo buoni per non essere condivisi!<br /><br /><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer;" src="http://farm8.staticflickr.com/7024/6498310887_0051552fea_b.jpg" alt="Sablé semi-integrali con farina di castagne e noci" border="0" /><br /><br /><span style="font-size:130%;">La ricetta: sablés semi-integrali con farina di castagne e noci</span><br />per circa 60 biscotti<br /><br /><blockquote>Ingredienti<br /><ul><li>250 g di burro morbido</li><li>1 uovo a temperatura ambiente</li><li>100 g di zucchero a velo </li><li>150 g di farina di castagne</li><li>100 g di farina integrale macinata a pietra (Petra 9)<br /></li><li>100 g di farina debole</li><li>140 g di noci macinate</li><li>25 g di miele</li><li>1 bacca di vaniglia</li><li>1 pizzico di sale</li></ul></blockquote><br />Mescolare accuratamente le tre farine e le noci macinate. Lavorare il burro con lo zucchero e la vaniglia fino ad ottenere una composto cremoso, unire l’uovo, il miele ed il sale e continuare a lavorare in modo da rendere omogeneo il tutto. Versare tutte le farine ed impastare velocemente, senza scaldare l’impasto, fino a quando le farine non risulteranno ben amalgamate al resto. Appiattire leggermente l’impasto ed avvolgerlo con pellicola alimentare, lasciarlo riposare in frigo 3 ore circa. Aiutandosi con pochissima farina, se necessaria, stendere l’impasto ad uno spessore di circa 4 mm e ricavare i biscotti con l’aiuto di un coppa pasta (il mio ha un diametro di 5 cm). Trasferire i biscotti all’interno di più teglie rivestite con carta forno, lasciare almeno 10 minuti in frigorifero ed infornare in forno preriscaldato a 170°C per 8-10 minuti, o fino a quando non avranno un colore dorato. Lasciar raffreddare completamente e conservare in una scatola di latta.<br /><br /><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 372px;" src="http://farm8.staticflickr.com/7010/6498311971_e5e9de125f.jpg" alt="Sablé semi-integrali con farina di castagne e noci" border="0" />Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com57tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-5893798120876850402011-11-16T07:45:00.001+01:002011-11-16T08:13:35.184+01:00I biscotti del mattino<span></span><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6211/6334400110_1374392a4b_b.jpg" alt="" border="0" /><br />Ne sono passati di <strike>giorni</strike> mesi dall’ultimo post. Me ne rendo conto. Il periodo post-vacanze non è stato dei migliori e, oltre a non aver creato granché di interessante in cucina, ho passato davvero pochissimo tempo sul web. Tutto questo per dirvi che non sono morta, come sostiene qualche anonimo (LOL!), più semplicemente non avevo nulla di nuovo da raccontare. <span style="font-style: italic;">That’s it</span>! Ringrazio di cuore tutti coloro che si sono preoccupati e mi hanno riempito la casella di e-mail, ma anche quelli che hanno saputo attendere silenziosi. Ultimamente, complici il tempo a disposizione e il clima, ho ripreso a pasticciare con un certo ritmo, prediligendo quei dolci tanto <span style="font-style: italic;">basic</span> quanto rassicuranti come ciambelloni, brioches e biscotti per la prima colazione. Ed è proprio di questi ultimi che vi vorrei parlare in questo post. Questi biscotti sono davvero speciali per me, inspiegabilmente hanno un sapore d’altri tempi, profumano di buono, di casa, si inzuppano come nessun altro biscotto e fanno tanto sognare quei tempi che la mia generazione conosce solo attraverso i racconti. Sarà che mi lascio suggestionare, ma mi piace credere a chi dice di aver ritrovato un pezzetto d’infanzia nel loro semplice sapore. La ricetta non contiene burro ma solamente olio (bonus per gli intolleranti al lattosio, che potranno sostituire il latte vaccino con il latte a loro concesso), l’ho trovata su una vecchissima bustina di ammoniaca per dolci ed è perfetta così. Volendo si può stendere l’impasto e ricavare i le forme con i taglia-biscotti ma io preferisco il taglio al coltello, è molto più veloce e i biscotti si inzuppano ancora meglio. L’unica pecca è che spariscono troppo in fretta, per cui vi consiglio di fare almeno mezza dose.<br /><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6232/6276131572_bc4f2c28d6_b.jpg" alt="" border="0" /><br /><br /><span style="font-size:130%;">La ricetta: biscotti da latte</span><br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li>1 Kg di farina "00"</li><li>4 uova medie</li><li>300-350 g di zucchero semolato</li><li>200 g di olio vegetale (io uso extravergine e olio di semi al 50%)</li><li>100 g di latte</li><li>20 g di bicarbonato d'ammonio (“ammoniaca” per dolci)</li><li>un pizzico di sale</li><li>la scorza grattugiata di un limone non trattato</li><li>i semi di una bacca di vaniglia</li></ul></blockquote><br />Con una frusta battere le uova con lo zucchero, il sale e la vaniglia fino ad ottenere un composto spumoso (non montato). Unire l'olio ed amalgamare il tutto. Sciogliere il bicarbonato d'ammonio nel latte tiepido, aggiungerlo al composto precedente e mescolare molto bene. Versarvi infine la farina ed impastare il tutto. Dividere l'impasto in 8 parti con cui formare dei salsicciotti di circa 30-40 cm che andranno passati nello zucchero prima di essere sistemati ben distanziati nella teglia (al massimo 3 per teglia) e pressati ad uno spessore di un centimetro o poco meno. Cuocere in forno statico preriscaldato a 180°C per 15 minuti o fino a quando non avranno un lieve accenno di doratura. Sfornare facendo attenzione ai gas non proprio piacevoli che fuoriescono dal forno, trasferire ogni biscotto sul tagliere ed affettare di sbieco, in modo da ottenere dei biscotti spessi circa un centimetro e mezzo. Sistemarli di nuovo nella teglia con il taglio rivolto verso l'alto/basso e lasciarli biscottare in forno per una decina di minuti, dovranno risultare ben dorati. Lasciar raffreddare su una griglia e conservare in scatole di latta.<br /><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6032/6334390238_96b7399767_b.jpg" alt="" border="0" />Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com85tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-57398651993489494472011-08-22T09:00:00.003+02:002011-08-27T17:13:32.087+02:00Pavlova al passionfruit e lamponi<span></span>
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<br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6076/6059792000_e5e7c44cb3_b.jpg" alt="Pavlova" border="0" />
<br /><span style="font-size:100%;"><span style="font-size:100%;">Finalmente sono arrivate le ferie anche per me e posso dire con una certa sicurezza di non averle mai desiderate tanto come quest'anno. Prima di partire alla volta della Turchia, dove sicuramente troverò qualche momento per andare a curiosare nelle pasticcerie, volevo salutarvi e lasciarvi con la <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Pavlova_%28food%29">Pavlova</a>, un dolce allo stesso tempo semplicissimo e a mio avviso molto molto elegante e delicato. Che poi, personalmente, credo sia una trovata geniale: è composto solamente da meringa, panna montata non zuccherata e frutta fresca tendenzialmente acidula, tre cose banalissime che messe assieme sfiorano il sublime. L'eccessiva dolcezza della meringa viene quasi nascosta dalla panna montata e dall'acidità della frutta, che contribuisce anche a "sgrassare" il palato con la sua freschezza. Anche per quanto riguarda le consistenze la Pavlova non fa di certo brutta figura, abbiamo una base di meringa croccante all'esterno e morbida all'interno, la panna soffice e cremosa e la frutta, che può avere le consistenze più svariate. Non so bene perchè, sarà che impazzisco per il </span><span style="font-style: italic;font-size:100%;" >passionfruit, </span><span style="font-size:100%;">ma finisco sempre per associare le due cose: quando trovo dei bei frutti della passione mi ritrovo poco dopo con una meringa in forno, e quando mi viene voglia di Pavlova vado compulsivamente alla ricerca di questo frutto, da associare solitamente a fragole o lamponi. In realtà la Pavlova va d'accordo con tantissimi tipi di frutta, l'importante è che questa abbia una spiccata acidità. Se ci fosse ancora qualche dubbio riguardo la bontà di questo dolce fatemi un favore: provatelo! Intanto buone vacanze ai ritardatari come me e buon rientro al lavoro a chi si è già riposato, ci si rivede a Settembre :)</span>
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<br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 333px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6206/6059792248_f97f059863.jpg" alt="Passionfruit" border="0" />
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<br /><span style="font-size:130%;">La ricetta: Pavlova al frutto della passione e lamponi</span></span>
<br /><blockquote>Ingredienti:
<br /><ul><li>100 g di albumi</li><li>100 g di zucchero semolato</li><li>15 g di maizena</li><li>10 g di aceto bianco</li><li>200-250 g di panna montata non zuccherata</li><li>polpa di passionfruit a piacere</li><li>lamponi per decorare</li></ul></blockquote>
<br />Preriscaldare il forno a 120°C. Montare gli albumi a neve (velocità media) ed aggiungere lo zucchero, un cucchiaio alla volta, in modo da dare struttura alla meringa. Continuare a montare fino ad ottenere una meringa setosa e ben ferma (non si devono più avvertire i granelli di zucchero al suo interno) ed aggiungere infine l’aceto e la maizena setacciata, continuando a montare il tutto brevemente. Versare la massa al centro di una teglia rivestita di carta forno e modellarla con una spatola in modo da formare un disco di circa 18-20 cm di diametro che dovrà risultare leggermente scavato al centro per poterlo riempire con la panna montata una volta cotto. Con queste dosi si possono ottenere anche circa 9 mini pavlova individuali. Cuocere per un'ora e mezza (per le mini pavlova sarà sufficiente un’ora) e lasciar asciugare per una notte nel forno spento socchiuso. La pavlova dovrà risultare morbida all’interno e croccante come una tradizionale meringa francese all’esterno. Al momento di servire coprire la meringa con abbondante panna montata, finire con la polpa di passionfruit e lamponi.
<br />Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com79tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-5623884010221181222011-08-08T12:30:00.004+02:002011-08-08T16:35:29.494+02:00Ghiaccioli allo yogurt e lamponi<span></span>
<br /><span></span>
<br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6130/6001775886_d6929663bb_b.jpg" alt="Ghiaccioli allo yogurt e lamponi" border="0" />
<br />Capita anche a voi di snobbare una cosa per anni per poi riscoprirla e diventarne quasi ossessionati? Ammetto di aver sempre guardato con sospetto i ghiaccioli, e in effetti la maggior parte non sono che acqua, zucchero, aromi artificiali e coloranti. Persino quelli che si preparavano in casa anni addietro venivano fatti mescolando sciroppi coloratissimi con acqua.. una roba micidiale. Ultimamente, dopo averne visti e rivisti di bellissimi sul web e su Donna Hay magazine (il numero 55 ne presenta una carrellata fantastica), mi sono resa conto che tutto sommato i ghiaccioli possono essere la cosa più sana e innocua del mondo, oltre ad essere oggettivamente belli e divertenti, con quell'aria deliziosamente retrò. <span class="st"><em></em></span>È un po'come dire di aver scoperto l'acqua calda, me ne rendo conto, ma voi non li trovate irresistibili? Mi diverte moltissimo l'idea di poter giocare e sperimentare con un'infinità di gusti e di colori, utilizzando solamente frutta fresca e pochi altri ingredienti, e il fatto di poterne sempre avere a disposizione una certa varietà nel freezer. Per chi ha dei bambini poi sono l'ideale, soprattutto per quelli che fanno un po'di fatica a mangiare la frutta. Oggi vi lascio con la ricetta di questi ghiaccioli allo yogurt e lamponi, non sono dei veri e propri ghiaccioli ma sono un'autentica delizia e, volendo, si possono immergere nel cioccolato temperato per una variante decisamente più golosa.
<br />
<br /><span style="font-size:130%;">La ricetta: ghiaccioli allo yogurt e lamponi</span>
<br />per 10 gelati
<br /><blockquote>Ingredienti:
<br /><ul><li>500 g di yogurt greco (intero)</li><li>75 g di zucchero a velo</li><li>150 g di lamponi</li><li>2 cucchiai di zucchero di canna</li></ul></blockquote>
<br />Versare i lamponi in un pentolino assieme allo zucchero di canna, cuocere a fuoco basso senza mescolare fino a quando lo zucchero non si sarà sciolto formando una salsa piuttosto densa assieme al succo dei lamponi. Lasciar raffreddare completamente. Nel frattempo mescolare lo yogurt con lo zucchero a velo. Riempire gli stampi per ghiaccioli alternando lo yogurt e i lamponi, posizionare gli stecchi e congelare per almeno 3-4 ore.Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com46tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-41825967225782296752011-08-01T08:15:00.006+02:002011-08-01T08:55:56.009+02:00Summer is a blackberry crumb cake<span></span><br /><span></span><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6132/5995542204_5a708d1f3c_b.jpg" alt="Blackberry crumb cake" border="0" /><br />Per me che non ho ancora avuto il piacere di andare in vacanza l’estate è nelle piccole cose. Per esempio tornare da una passeggiata pomeridiana con due manciate di more profumatissime e decidere <span style="font-style: italic;">tout court</span> di utilizzarle per preparare una <span style="font-style: italic;">crumb cake</span> (o <span style="font-style: italic;">streusel cake</span>), una torta soffice arricchita con frutta fresca e ricoperta da un irresistibile strato di briciole croccanti che, per darvi un’idea, ricordano alla lontana la nostra sbrisolona. Vi dirò, con il clima di questi ultimi giorni questa tortina piuttosto ricca e quasi autunnale ci voleva. Intanto, prima che scordi io stessa le dosi, vi lascio questa ricetta semplicissima che potrete utilizzare con la frutta che preferite.<br /><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6136/5994992587_61f342e27e_b.jpg" alt="Blackberry crumb cake" border="0" /><br /><br /><span style="font-size:130%;">La ricetta: crumb cake di more</span><br /><blockquote>Ingredienti:<br /><br />per il crumble<br /><ul><li>150 g di farina 00</li><li>100 g di burro freddo tagliato a pezzetti</li><li>100 g di zucchero di canna</li><li>un pizzico di sale</li></ul>per la torta<br /><ul><li>100 g di burro morbido</li><li>80 g di zucchero semolato</li><li>2 uova medie</li><li>100 g di farina 00</li><li>1 cucchiaino di lievito per dolci</li><li>2 cucchiaini di estratto di vaniglia</li></ul>per il ripieno<br /><ul><li>more a piacere<br /></li><li>la scorza di mezzo limone</li><li>2 cucchiai di zucchero di canna</li></ul></blockquote><br />Preriscaldare il forno a 160°C. Per il crumble versare tutti gli ingredienti in un frullatore e lavorare il tutto velocemente fino ad ottenere un impasto sbricioloso, lasciar riposare in frigorifero. Per la torta lavorare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema, incorporare una per volta le uova ed unire l’estratto di vaniglia. Aggiungere infine la farina setacciata con il lievito e lavorare bene l’impasto fino a renderlo omogeneo. Versare il composto in una teglia (20 x 20 cm) rivestita con carta forno, livellarlo e ricoprirlo con le more, la scorza grattugiata di limone e lo zucchero di canna. Distribuire il crumble in modo da coprire la frutta ed infornare per circa 30-40 minuti, la superficie dovrà risultare leggermente dorata e l’interno asciutto. Lasciar raffreddare completamente prima di tagliare e servire.<br /><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm7.static.flickr.com/6027/5995123195_b672f26edd_b.jpg" alt="Blackberry crumb cake" border="0" />Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com36tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-15015079935957524762011-07-01T08:00:00.002+02:002011-07-27T21:59:46.372+02:00Red currant curd<span></span><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm6.static.flickr.com/5146/5877864141_eeee68bc88_b.jpg" alt="Red currant curd" border="0" /><br />Ecco, questo è il classico periodo estivo in cui il forno rimane l'ultimo dei miei pensieri. Detto da me può sembrare molto strano ma tant'è. Non tanto per il caldo ma piuttosto per il fatto che ultimamente si pensa soprattutto a frutta fresca, gelati, sorbetti e a pochi altri dolci rinfrescanti che non richiedono affatto l'impiego del forno. E poi ci sono le confetture e le conserve da fare, non so da voi ma qui quasi ogni giorno compare qualcosa di buono da mettere sotto vetro. Domenica per esempio ho raccolto 3,5 kg di ribes rossi da un'unica pianta e, dato che tutti sembrano snobbare queste simpatiche quanto aspre palline rosse, dopo aver fatto un po'di confettura di ribes e lamponi e dopo averne congelato una piccola parte (torneranno utili per muffins, crumble e crostate), mi è venuto in mente uno degli ultimi post di <a href="http://www.cavolettodibruxelles.it/2011/06/envie-de">Sigrid</a>, di cui mi era rimasto impresso il curd di lamponi. Secondo voi, avrei mai potuto resistere alla curiosità di provare a preparere un curd con i ribes? Ovviamente no, per la gioia di tutti. Infatti, mangiata con il cucchiaino o spalmata sul pane tostato, colata in un guscio di pate sucré o utilizzata per farcire una torta a strati, questa cremina rosa ci piace proprio da impazzire. Per la ricetta mi sono affidata a quella di Sigrid, ho solamente aggiunto un po'di zucchero in più visto che i ribes sono meno dolci dei lamponi e usato un uovo intero al posto di due tuorli. Ora però vi toccherà provarla, prometto che riuscirete a propinare i ribes anche ai più scettici.. sono pronta a scommetterci :)<br /><br /><span style="font-size:130%;">La ricetta: red currant curd</span><br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li>300 g di ribes rossi</li><li>2 uova medie battute</li><li>il succo di un limone piccolo</li><li>150 g di zucchero</li><li>125 g di burro</li></ul></blockquote>Sciogliere il burro assieme allo zucchero a bagnomaria, unire i ribes e il succo di limone lontano dal fuoco e passare il tutto al minipimer. Aggiungere le uova battute e rimettere a bagnomaria, facendo attenzione che l'acqua bollente non tocchi il recipiente, e mescolare continuamente fino a quando il curd non risulterà più denso. Per chi avesse un termometro, il composto deve raggingere una temperatura di circa 80-82°C. Versare subito in vasetti di vetro, lasciar raffreddare e conservare in frigo.Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com65tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-17251472743923988552011-06-13T14:32:00.000+02:002011-06-13T14:32:55.151+02:00And the winner is...<span></span><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm4.static.flickr.com/3481/5825323579_ae91862ab2_b.jpg" alt="Premi" border="0" /><br />Ed eccoci arrivati al fatidico giorno delle premiazioni. Che siano stati i troppi festini a base di tè a non farmi rendere conto del passare di quest’ultimo mese? Chi lo sa! Fatto sta che mi è piaciuto così tanto guardare tutti i vostri lavori che quasi quasi mi sono pentita di non avervi dato qualche giorno in più, e si che avete partecipato così in tanti da mandare in tilt il contatore di commenti, che di norma non va oltre il duecentesimo. Insomma, inutile dirvi che mi sono divertita tantissimo a curiosare nella vostra ora del tè, c’era veramente da perdersi tra tutte le vostre ricette e i vostri lavori, anzi, credo che con tutti gli spunti che mi avete dato la mia già ricca to do list finirà per seguirmi ed assillarmi in un’eventuale prossima vita. Meno piacevole e semplice è stata la fase di scelta, avrei di gran lunga preferito avere un premio da mandare ad ognuno di voi, ma i premi sono solamente tre e dunque mi è toccato scegliere. Siete pronti a scoprire i nomi dei tre vincitori che riceveranno a casa questi bellissimi premi? Non vi faccio attendere oltre:<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">1° PREMIO</span>: <span style="color: rgb(168, 21, 1); font-weight: bold;font-size:130%;" >Chiara</span> di <span style="font-style: italic;">Il Giulebbe</span> con la <a href="http://ricettedicasa.blogspot.com/2011/06/crostata-con-crema-alla-camomilla-e.html">crostata con crema alla camomilla e mele</a><br /><br /><span style="font-weight: bold;">2° PREMIO</span>: <span style="color: rgb(108, 109, 51); font-weight: bold;font-size:130%;" >Chiara Bettaglio</span> di <span style="font-style: italic;">Food & Crafts</span> con <a href="http://www.foodandcrafts.it/2011/06/il-delle-cinque-con-le-pastine.html">il the delle cinque con le pastine deliziose</a><br /><br /><span style="font-weight: bold;">3° PREMIO</span>: <span style="color: rgb(153, 153, 153); font-weight: bold;font-size:130%;" >Sara Melocchi</span> di <span style="font-style: italic;">Cook and the city</span> con <a href="http://www.cookandthecity.it/2011/06/01/il-mio-te-nel-deserto/">il suo tè nel deserto</a><br /><br />Complimenti alle vincitrici, sarete contattate prestissimo per i recapiti :)<br /><br />Grazie ancora a tutti i partecipanti e a <a href="http://www.kitchenaid.it/app.cnt/ka/it_IT/pageid/pgkahome001">KitchenAid</a> e <a href="http://www.insiemeate.com/shop/">Acilia</a> che hanno offerto questi splendidi premi.Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com118tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-83081662566380285862011-06-03T08:20:00.001+02:002011-06-06T18:25:50.612+02:00Buon compleanno Ciliegina!<span></span><br /><span></span><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm3.static.flickr.com/2106/5791171743_b887e00cec_b.jpg" alt="Sicile" border="0" /><br /><br />Proprio due giorni fa la Ciliegina sulla torta ha spento la sua quarta candelina. Ebbene si signori miei, quattro anni. E mai come quest’anno si è sentita coccolata e celebrata, visto che da due settimane a questa parte sta festeggiando un giorno si e l’altro pure il suo <a href="http://www.youtube.com/watch?v=KfoaK_ObJ7s">non-compleanno</a>, tra un tè e quello successivo. Meglio di così! Anzi, ne approfitto per ringraziarvi di cuore per le numerosissime partecipazioni al <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2011/05/e-sempre-lora-del-te.html">concorso</a>, le ricette arrivate fin’ora sono davvero tante e credo che la scelta dei vincitori non sarà così facile. Inoltre vi ricordo che siete ancora in tempo per partecipare, mancano ancora tre giorni alla chiusura del contest.<br /><br />Intanto, visto che si festeggia il compleanno della Ciliegina e ultimamente le ricette le avete condivise solo voi, vi lascio con un dolce di Hidemi Sugino, un pasticciere giapponese davvero notevole che tengo d'occhio da moltissimo tempo e di cui, recentemente, ho finalmente acquistato due libri con ricette a dir poco fa-vo-lo-se. Il <span style="font-style: italic;">Sicile</span> è uno dei suoi <span style="font-style: italic;">entremets</span> apparentemente più semplici ma di una raffinatezza veramente rara, nella sua essenzialità. I protagonisti sono due, il pistacchio e la mora, il primo dal sapore caldo ed avvolgente, il secondo fresco e un po'pungente, un connubio talmente equilibrato ed onesto da non lasciare alcun dubbio e, anzi, fa davvero pensare a come sia stato possibile non averci pensato prima. Un dolce sicuramente estivo dai sapori mediterranei, come suggerisce il nome, molto fresco e quasi leggero, poco zuccherato e perfetto in tutte le sue parti. Praticamente il mio dolce ideale. Il biscuit è sofficissimo e molto profumato e le due mousse, dalla texture impeccabile, sono leggere e sapientemente bilanciate. So che adesso non è ancora tempo di more ma io ne avevo di ottime in congelatore, raccolte con le mie manine, e non potevo non approfittarne per preparare questo meraviglioso <span style="font-style: italic;">entremet</span>. <span style="font-style: italic;">Voilà</span>!<br /><br /><span style="font-size:130%;">La ricetta: Sicile</span><br />riadattato da <span style="font-style: italic;">Le goût authentique retrouvé</span> di Hidemi Sugino<br />per 12 monoporzioni da 7cm (Ø)<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Biscuit al pistacchio</span><br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li>90 g di pasta di mandorle 50% (50% di mandorle e 50% di zucchero)</li><li>38 g di pasta di pistacchio 100% (<a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2010/07/mini-cakes-al-pistacchio-e-ciliegie.html">qui</a> spiego come la ottengo)<br /></li><li>45 g di uova intere</li><li>20 g di tuorli</li><li>25 g di albumi</li><li>130 g di meringa francese (80 g di albumi e 50 g di zucchero semolato)</li><li>45 g di maizena</li><li>20 g di burro fuso freddo</li></ul></blockquote><br />Mescolare la pasta di mandorle con la pasta di pistacchi, unire i tuorli, gli albumi e le uova intere, gradualmente, e lavorare il tutto con le fruste fino ad ottenere un composto spumoso. Incorporare la maizena setacciata ed il burro fuso. Incorporare 1/3 della meringa francese all’impasto, molto delicatamente per non smontare la massa, unire la restante meringa e versare il composto in uno stampo da 30x40 cm rivestito con carta forno. Infornare a 230°C per 5-6 minuti, il biscuit non deve prendere troppo colore. Sfornare e lasciar raffreddare, ricavare dei dischi da 5 cm di diametro.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Mousse di more </span><br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li>135 g di panna semimontata</li><li>135 g di polpa di more</li><li>45 g di meringa italiana*</li><li>6 g di gelatina in fogli</li><li>27 g di liquore al lampone (io ne ho utilizzato uno alla fragola)</li></ul>*preparata con 38 g di acqua, 75 g di zucchero e 38 g di albumi</blockquote><br />Scaldare la polpa di more a bagnomaria e sciogliervi la gelatina sgocciolata (precedentemente ammollata in acqua fredda per 10 minuti), lasciar raffreddare e unire il liquore. Con l’aiuto di una spatola incorporare con delicatezza la panna montata e la meringa italiana (il procedimento per prepararla si trova <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2008/06/la-ciliegina-sulla-torta-turns-one.html">qui</a>). Versare in uno stampo da 20x20 cm rivestito di carta forno e lasciare in congelatore per 3-4 ore. Una volta congelata, ricavare dalla mousse, con l’aiuto di un coppa pasta, 12 cilindri da 5 cm di diametro e rimettere subito in congelatore, avendo l’accortezza di sistemare della carta forno tra un cilindro e l’altro.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Mousse di pistacchio </span><br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li>450 g di panna semimontata</li><li>45 g di pasta di pistacchio 100%</li><li>450 g di latte intero</li><li>100 g di tuorli</li><li>1/2 bacca di vaniglia</li><li>100 g di zucchero semolato</li><li>10 g di gelatina in fogli</li></ul></blockquote><br />Portare a bollore il latte con la vaniglia. Lavorare i tuorli con lo zucchero e versarvi il latte caldo a filo, continuando a mescolare il tutto. Portare la crema a 84°C, mescolando continuamente, e versare in una ciotola di vetro. Aggiungervi subito la gelatina sgocciolata (precedentemente tenuta in ammollo in acqua fredda per 10 minuti), e la pasta di pistacchio (che non dev’essere fredda), passare al setaccio e lasciar raffreddare. Incorporare la panna semimontata alla crema inglese.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Bagna</span><br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li>40 g di sciroppo 30°Be* </li><li>20 g di acqua</li><li>25 g di kirsch</li></ul>*preparato portando a bollore 25 g di acqua con 33 g di zucchero</blockquote><br />Unire l’acqua e il liquore allo sciroppo freddo.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Composizione del dolce</span><br /><br />Rivestire 12 cerchi in acciaio inox (Ø 7cm) con acetato e sistemarli in un vassoio (tenere conto che il tutto dovrà stare in congelatore). Versare in ogni stampino uno strato di mousse al pistacchio e lasciar rapprendere per almeno mezz’ora in congelatore. Posizionare un cilindro di mousse alla mora al centro di ogni stampo, riempire con la mousse di pistacchi e, per ultimo, sistemare un disco di biscuit bagnato al centro, pressando leggermente all’interno della mousse in modo da livellare il tutto. Chiudere ogni monoporzione con pellicola e lasciare in congelatore per almeno 3 o 4 ore. Sformare le mousse ancora congelate, sistemarle capovolte (il biscuit va sotto) sui piatti (o su appositi dischi) e lasciar scongelare per almeno due ore in frigorifero. Lucidare con gelatina neutra (facoltativo) e decorare a piacere con more fresche e pistacchi.<br /><br /><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm4.static.flickr.com/3501/5791171937_8cd4640524_b.jpg" alt="Sicile" border="0" />Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com119tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-59171044312299307722011-05-16T18:00:00.008+02:002011-05-17T13:26:56.475+02:00È sempre l'ora del tè!<span></span><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 507px;" src="http://farm6.static.flickr.com/5184/5679699446_88d2585550_z.jpg" alt="KA_RobotArtisan_RossoMelaMet" border="0" /><br />Lo so, starete aspettando tutti una nuova ricetta, effettivamente sono passate più di due settimane dall'ultimo post e vi immagino profondamente annoiati nel trovare quel <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2011/04/carrot-cupcakes.html"><span style="font-style: italic;">carrot cupcake</span></a> morsicato ogni volta che accedete al blog. E invece, oggi, la ricetta la vorrei proprio da voi. Che ne dite? Dopo quasi quattro anni e più di un milione di visitatori ho pensato di organizzare il mio primo concorso, in collaborazione con <a href="http://www.kitchenaid.it/">KitchenAid</a> e <a href="http://www.insiemeate.com/">Insieme a tè</a>, semplicemente per ringraziarvi di essere passati in tantissimi e di avermi così permesso di continuare a credere sempre più in una passione nata quasi per caso e cresciuta nel tempo proprio grazie a questo blog, che mi ha permesso di condividerla, e a voi che avete continuato a passare anche nei periodi meno attivi.<br /><br /><div style="text-align: center;"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 500px;" src="http://farm4.static.flickr.com/3098/5699144177_2d93f22489.jpg" alt="Banko-Yaki_Insiemeatè" border="0" /><span style="font-size:85%;">© Insieme a tè</span><br /><br /></div>Ovviamente i premi sono solo tre e voi siete davvero tanti, per cui ho pensato di coinvolgervi chiedendovi di preparare un dolce per <span style="font-weight: bold;">l'ora del tè</span>, dev'essere un dolce per voi speciale, per un motivo o per l'altro, e visto che non potrò passare da ognuno di voi all'ora del tè, dovrete "raccontarmelo" a modo vostro attraverso una fotografia, oppure con un filmato o ancora con un'illustrazione. Perchè proprio un dolce da tè? Perchè l'ora del tè è un momento della giornata che amo moltissimo e vorrei provare a sentirmi almeno una volta come Alice al banchetto del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Cappellaio_Matto">Cappellaio Matto</a>, nella sua perenne ora del tè, proprio come se il tempo si fosse fermato alle sei del pomeriggio. Anzi, a pensarci bene il viaggio di Alice ebbe inizio proprio in una giornata di maggio.<br /><br /><div style="text-align: center;"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer;" src="http://farm6.static.flickr.com/5219/5725100991_6c9121a132.jpg" alt="Set_Insiemeatè" border="0" /><span style="font-size:85%;">© Insieme a tè<br /></span></div><br />Volete sapere qualcosa in più sui premi?<br /><br />Il <span style="font-weight: bold;">primo premio</span> non ha bisogno presentazioni, credo sia un po’ il sogno di tutte le persone che, come la sottoscritta, amano la cucina e tutto ciò che ci gira attorno. Ebbene si, <a href="http://www.kitchenaid.it/">KitchenAid</a> è stata così gentile da mettere a disposizione per uno dei miei lettori proprio il mitico <a href="http://www.kitchenaid.it/app.cnt/ka/it_IT/pageid/pgkaproddetail001/catid/7/subcatid/35">Robot Artisan</a> in uno dei nuovissimi Colori Magici Metallizzati, una palette che si ispira proprio al magico mondo raccontato in “Alice nel Paese delle Meraviglie”, ed io ho scelto per voi il rosso <del>ciliegina</del> mela metallizzato.<br /><br />Il <span style="font-weight: bold;">secondo premio</span> è una delle meravigliose teiere tradizionali giapponesi di <a href="http://www.insiemeate.com/shop/">Acilia</a>, una <a href="http://www.insiemeate.com/shop/accessori/teiera-giapponese-5.html">Banko-Yaki</a> realizzata a mano che vi consiglio di andare a vedere nei dettagli direttamente su Insieme a tè. Assieme alla teiera, il secondo classificato riceverà tre assaggi di tè che sceglieremo in base alle sue preferenze.<br /><br />Anche per il <span style="font-weight: bold;">terzo premio</span> devo ringraziare Acilia, che ha messo in palio un graziosissimo <a href="http://www.insiemeate.com/shop/idee-regalo/idea-regalo-3.html">set </a>composto da una tazza in porcellana con piattino, una scatola di latta che conterrà uno dei tè della selezione di Acilia, un infusore-dosatore ed una scatola grande di latta che potrà essere utilizzata anche come porta biscotti.<br /><br /><br />Queste sono le <span style="font-weight: bold;">regole</span><span style="">, poche e semplici</span>:<br /><br /><ul><li>Realizzate un dolce per <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/search/label/tea%20time">l'ora del tè</a>, quello che preferite, e fotografatelo, oppure create un filmato, o un’illustrazione tenendo conto del tema del concorso. Chiedo solamente che la ricetta venga pensata, realizzata e fotografata/filmata/illustrata <span style="font-weight: bold;">appositamente per questo concorso</span>, non saranno considerate valide ricette/foto già pubblicate.<br /></li></ul><br /><ul><li>Entro la mezzanotte del <span style="font-weight: bold;">5 giugno 2011</span> pubblicate il tutto sul vostro blog oppure, per chi non ne avesse uno, su <a href="http://www.blogger.com/www.flickr.com">Flickr</a> o <a href="http://youtube.com/">Youtube</a>, ricordandovi di aggiungere un <span style="font-weight: bold;">link</span> a questa pagina. Ogni concorrente può pubblicare una sola ricetta con relativa foto/filmato/illustrazione ed eventuale racconto.</li></ul><br /><ul><li>Lasciate qui sotto un <span style="font-weight: bold;">commento</span> contenente il link del vostro post, se per qualche motivo dovessero esserci problemi con il form dei commenti inviatemi pure il link al solito indirizzo e-mail cilieginasullatorta[at]gmail[dot]com, sempre entro le 24.00 del 5 giugno.</li></ul><br /><ul><li>Portate pazienza fino al <span style="font-weight: bold;">13 giugno</span>, giorno in cui annuncerò i nomi dei tre vincitori. Per la scelta dei vincitori valuterò ogni lavoro nell'insieme (pertinenza con il tema del concorso, livello di qualità ed originalità della ricetta e della foto/filmato/illustrazione, etc).<br /></li></ul><br /><ul><li>IMPORTANTE: i premi verranno inviati <span style="font-weight: bold;">esclusivamente in Italia</span>. Le persone che vivono all'estero potranno eventualmente fornire l'indirizzo di familiari/amici ai quali far recapitare il proprio premio.<br /></li></ul><br />Ed ora, visto che sono le sei, corro a riempire la teiera e do ufficialmente il via a questo lunghissimo <span style="font-style: italic;">tea party</span>.. se permettete, per una volta, il dolce lo portate voi ;)Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com336tag:blogger.com,1999:blog-3189964637174761623.post-67046455078537132662011-04-28T08:00:00.001+02:002011-04-28T08:00:03.234+02:00Carrot cupcakes<span></span><br /><span></span><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm6.static.flickr.com/5061/5662417692_6226a8aa60_b.jpg" alt="Carrot cupcakes" border="0" /><br /><br /><span style="font-size:100%;"><span style="font-size:100%;">E anche Pasqua è passata senza darmi nemmeno il tempo di rendermene conto, spero davvero che l’abbiate passata tutti serenamente e che abbiate mangiato tantissime cose buone. Non so voi ma io quest’anno sono riuscita a fare solo la <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2008/03/gli-auguri-e-la-ricetta-della-pastiera.html">pastiera</a>, giusto in tempo per domenica, ma quest’anno era così buona che quasi non ho rimpianto di non essere riuscita a fare nient’altro, soprattutto i miei amati lievitati. Dato che la voglia di fare dolci non mi abbandona, e visto che dopo le feste si cerca sempre di fare i bravi e di non eccedere, ho pensato di concedermi comunque dei <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Carrot_cake">carrot cupcakes</a>, delle semplici e tutto sommato sane tortine di carote rese sofficissime dalla presenza dell’olio, con un frosting a base di formaggio cremoso che le rende davvero irresistibili senza essere calorico quanto una crema al burro. Volendo si può raddoppiare la dose e fare un’unica torta da farcire anche a strati, basterà semplicemente prolungare il tempo di cottura.<br /></span><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm6.static.flickr.com/5143/5662417404_2076db5bb4_b.jpg" alt="Carrot cupcakes" border="0" /><br /><span style="font-size:130%;">La ricetta: carrot cupcakes</span></span><br />Per circa 10-12 cupcakes medi<br /><blockquote>Ingredienti:<br /><ul><li>100 g di uova a temperatura ambiente (circa 2)</li><li>100 g di zucchero di canna<br /></li><li>75 g di olio di semi</li><li>100 g di farina "00"</li><li>10 g di lievito per dolci</li><li>100 g di carote grattugiate</li><li>50 g di cocco disidratato</li><li>50 g di noci tritate (facoltativo)</li><li>un cucchiaino raso di cannella</li><li>un pizzico di sale</li></ul><br />Per il frosting:<br /><ul><li>100 g di Philadelphia a temperatura ambiente</li><li>50 g di burro morbido</li><li>25 g di zucchero a velo</li></ul></blockquote><br />Mescolare assieme la farina setacciata con il lievito, il cocco e la cannella e tenere da parte. Montare le uova con lo zucchero, l'olio e il sale fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Incorporare la farina con l'aiuto di una spatola ed unire le carote e le noci. Versare l'impasto nei pirottini riempiendoli a 3/4 e cuocere in forno preriscaldato a 170°C per circa 20 minuti o fino a quando l’interno risulterà asciutto. Nel frattempo preparare la crema lavorando il burro con lo zucchero, quando il composto risulta cremoso e montato unire il philadelphia, continuando a lavorare. Versare la crema in una sac a poche ed utilizzare per decorare le tortine raffreddate e spolverare con cocco disidratato o noci tritate. Una volta farciti si conservano in frigorifero per due giorni.<br /><br /><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 500px; height: 750px;" src="http://farm6.static.flickr.com/5307/5661849293_121d95f71e_b.jpg" alt="Carrot cupcakes" border="0" />Jessicahttp://www.blogger.com/profile/10883808810506271365noreply@blogger.com60