sabato 28 luglio 2007

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Green tea sweets



Non ho fatto nemmeno in tempo a tornare dalla fantastica settimana abruzzese che già avevo in testa questi fantastici biscottini di Kelly adocchiati sul dolcissimo blog di Fanny, anche lei matcha-addicted.. tempo di fare due conversioni e hop, mi sono ritrovata con questo accattivante impasto (verdissimo) tra le mani. Per un istante ho seriamente pensato di aver fatto una follia nel mettere tutto quel matcha da cerimonia in una frolla.. ma solo per un istante!
Non so perchè ma qualcosa mi fa pensare che questi 'Green tea sweets" diventeranno un vero tormentone modaiolo tra i food-bloggers di tutto il Mondo.. lo dicevo dal Cavoletto qualche giorno fa. B u o n i s s i m i. Serve dirlo? A prescindere dalla mia incondizionata passione per il matcha (potrei sembrare di parte), sono rimasta catturata soprattutto dalla consistenza perfettamente sabbiosa della frolla, cosa per nulla banale.. dunque, non vi resta che provare!




La ricetta: Green tea sweets
per 25 pezzi

Ingredienti:
90 g di zucchero a velo
140 g di burro a pezzetti
3 tuorli grandi (60 g)
1,5 cucchiai da tavola di matcha
220 g di farina
200 g di zucchero semolato per la copertura
Setacciare il matcha con lo zucchero a velo e varsarli nel recipiente della planetaria, unirvi il burro e lavorare con la foglia (o gancio K) fino ad ottenere un impasto perfettamente liscio ed omogeneo; unire la farina setacciata, continuando a lavorare, ed impastare fino a quando il tutto non risulta ben amalgamato; infine, aggiungere i tuorli e lavorare velocemente fino a quando non saranno ben incorporati nell'impasto. Formare un disco con l'impasto, coprirlo e lasciarlo in frigo per circa 30'. Preriscaldare il forno a 160-170°C, stendere l'impasto ad uno spessore di poco superiore ad 1 cm (io li ho fatti più bassi) e, con un tagliapasta di circa 5cm di diametro, ricavare i biscotti e passarli nello zucchero semolato. Sistemare i biscotti su una teglia rivestita di carta forno e cuocere per circa 15-20 minuti, i biscotti devono essere appena dorati sui bordi. Trasferire su una griglia di raffreddamento e lasciare che si raffreddino completamente. Conservare in una scatola di latta.

venerdì 13 luglio 2007

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Le mie meringhe



Fino a qualche anno fa detestavo le meringhe, tuttora non mi azzarderei mai ad assaggiarne una che non sia fatta in casa.. c'è poco da fare, sono due cose completamente diverse ed è stato un piacere scoprirlo. Adoro farne tantissime, quando ho albumi da utilizzare, si conservano a lungo e stupiscono anche il più diffidente. Questa ricetta è il risultato di tante tante prove, un vero lavoro di ricerca per riuscire a produrre la meringa perfetta: bianca, leggerissima, asciutta, friabile e profumata.

La ricetta: Meringhe francesi

Ingredienti:
200g di albumi*
200g di zucchero semolato
200g di zucchero a velo
1 pizzico di cremor tartaro

Mescolare le due qualità di zucchero e lasciare da parte. Versare gli albumi e il cremor tartaro in un recipiente, montarli a bassa velocità con le fruste elettriche fino a quando assumeranno una consistenza spumosa; senza fermare la frusta, iniziare ad aggiungere lo zucchero, un cucchiaio alla volta e continuare a montare aumentando man mano la velocità, fino a quando la massa non sarà perfettamente lucida e così soda da formare dei picchi ben fermi. In tutto bisogna montare almeno 15-20 minuti. Nel frattempo preparare una sac a poche con bocchetta larga e tre teglie rivestite con carta forno. Trasferire la meringa nella sacca da pasticcere e formare dei ciuffi sulle teglie, non serve distanziarli molto dato che la meringa non gonfia; per quanto riguarda le dimensioni, più piccole sono e prima asciugheranno, io le preferisco delle dimensioni di una ciliegia. Mettere le teglie in forno ventilato a 70 - 80°C (non di più!) e lasciare che le meringhe asciughino, ci vorranno circa tre ore, a seconda del vostro forno. Le meringhe sono pronte quando risultano perfettamente asciutte all'interno, leggerissime e friabili. Lasciare raffreddare in forno e conservare esclusivamente in scatole di latta.

* Gli albumi devono essere:
- temperati, io li lascio una notte fuori dal frigo;
- privi di ogni traccia di tuorlo, altrimenti non monteranno bene.

mercoledì 4 luglio 2007

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Confettura di ciliegie




Questa volta le ciliegie sono finite in pentola, erano davvero troppo dolci e belle per non farne una deliziosa conserva da tirare fuori nei momenti di nostalgia.. proprio per questo amo fare le marmellate e le conserve di tutti i tipi, lo trovo un modo per "prolungare" questi piccoli piaceri di stagione.
La confettura di ciliegie non mi è mai piaciuta per via dell'eccessiva dolcezza ma, quella fatta in casa, è stata una piacevole scoperta.. tra le confetture classiche casalinghe, assieme a quella di arance amare, è la mia preferita!
Nella riuscita delle confetture è determinante la qualità della frutta, ça va sans dire, meglio scegliere le qualità rosse a polpa soda; io ho utilizzato ciliegie di Vignola freschissime, dal colore rosso così intenso da ottenere una confettura di un bellissimo color rubino. Io preferisco lasciare le ciliegie intere perchè mi piace ottenere una confettura perfettamente limpida e trasparente, con le ciliegie ancora intatte al suo interno.


La ricetta: confettura di ciliegie
Ingredienti:
1 kg di ciliegie lavate e denocciolate

500g di zucchero semolato
1/2 bicchiere d'acqua
Mettere un piattino in freezer, servirà per il test di cottura. Versare lo zucchero, l'acqua e infine le ciliegie in una pentola capiente, portare ad ebollizione a fuoco dolce; mescolare di tanto in tanto e lasciar bollire circa 30 minuti, avendo cura di eliminare la schiuma che si forma in superficie; io non la lascio bollire mai più di 30 minuti, la frutta perderebbe tutto il suo colore e il sapore. Per verificare la cottura versare una goccia di confettura sul piattino freddo e attendere qualche minuto; se, muovendo il piattino, la goccia rimane ferma la cottura è perfetta. Versare subito in vasetti di vetro sterilizzati e perfettamente asciutti, chiudere bene le capsule, capovolgere e lasciare sotto coperta fino al giorno successivo; la confettura calda potrà sembrare liquida ma, il riposo e il lento raffreddamento la renderanno più soda.