lunedì 22 giugno 2009

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Biscottini linzer



A voi capita mai di aver voglia di un piatto estivo in pieno inverno o, viceversa, di un “comfort food” invernale in piena estate? A me succede spesso di aver voglia di (fare) biscotti con 30°C fuori.. che devo fare? Io li faccio e passa la paura! Sarà un mese che non faccio biscotti, è comprensibile. E quindi perdonatemi se non vi presento un dolce fresco e leggero, io volevo assolutamente provare a fare i biscotti linzer.. come dire, se proprio non avete voglia di accendere il forno vorrà dire che potete segnarvi questa ricetta per quando sarete alla disperata ricerca di biscotti natalizi. E poi avevo anche la scusa di una favolosa confettura lamponi-mirtilli homemade, una cosa assolutamente spaziale! L’idea è nata dalla voglia di provare uno stampo per savarin in modo poco convenzionale, e quindi ho preso la ricetta della torta linzer di Felder (tratta sempre da Leçons de pâtisserie 3) e l’ho adattata per farci dei biscottini farciti, molto simili ai spoondent biscuits, con zero fatica e zero paranoie per farli tutti uguali. Se non avete lo stampo fateli tranquillamente come questi, avendo cura di raffreddarli benissimo prima di infornarli.

La ricetta: biscottini linzer
Ingredienti:
  • 250 g di farina 00
  • 125 g di zucchero semolato
  • 125 g di burro freddo
  • 2 uova
  • 65 g di mandorle macinate grossolanamente
  • 10 g di cacao amaro
  • mezza bustina di lievito per dolci
  • 1 pizzico di cannella
  • qb di confettura di lamponi
  • 1 pizzico di sale
Setacciare assieme la farina con il cacao, il lievito e la cannella, unire le mandorle tritate, il burro a tagliato a cubetti, lo zucchero ed il sale; lavorare il tutto velocemente, con la punta delle dita, in modo da intridere il burro formando un impasto sbricioloso. Unire le uova lievemente sbattute e lavorare il tutto fino a quando l’impasto non risulterà piuttosto omogeneo; avvolgere con pellicola e lasciare in frigo per almeno due ore. Prendere l’impasto freddo e dividerlo in palline grandi quanto una ciliegia, pressare le palline all’interno degli stampi e cuocere a 180°C per 10-12 minuti. Sfornare i biscotti (cadono da soli dallo stampo) sistemarli subito su una teglia coperta di carta forno, riempirli con la confettura e rimetterli in forno altri 3-5 minuti. Si conservano alcuni giorni ben chiusi in una scatola di latta.

martedì 2 giugno 2009

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Émotion Ispahan per i due anni


Émotion Ispahan
Stento quasi a credere che ieri il mio piccolo blog abbia compiuto già due anni, e confesso che se la cosa mi fa piacere da una parte, mi spaventa dall’altra.. come dire, il tempo vola non solo per il blog. Se poi penso a come è iniziato il tutto, giocherellando con blogger tanto per vedere se riuscivo a creare uno spazietto tutto mio (ma aperto a tutti) per archiviare le mie ricette con tanto di foto, senza nessuna pretesa e, soprattutto, con la convinzione che presto mi sarei stancata di tutto ciò… E invece, grazie a questo blog e a tutti voi, le mie due passioni si sono rafforzate sempre più incentivandomi a proseguire con questo piacevole “gioco”. Approfitto del momento amarcord per ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto fin dall’inizio aiutandomi ad apprezzare un po’ di più quello che faccio, quelli che hanno imparato ad aspettare con il dolce sotto il naso per lasciarmi scattare una foto, i lettori premurosi che mi sommergono di email quando sentono la mia mancanza e tutte le persone che si fermano ad osservare questo piccolo angolino, anche quelli silenziosi.
Non poteva certo mancare il dolce celebrativo! Inizialmente avevo pensato ad un dolce con le ciliegie ma, neanche a dirlo, non ho trovato ciliegie con un bel faccino; invece i lamponi erano freschissimi e, dato che avevo quasi tutto, mi sono decisa a fare uno dei miei dolci preferiti in assoluto: l’ Émotion Ispahan di Hermé (ne avevo già parlato qui). Mi mancava tantissimo, come mi manca Parigi, e assaggiarlo mi ha portato per un attimo a St. Sulpice, a pochi metri dalla boutique di Hermè, dove solitamente la mia pazienza si esaurisce e apro il pacchetto del dolce di turno contenta come una bambina. Questo dolce è veramente geniale, presenta dei contrasti davvero interessanti e studiati nei minimi dettagli, credo sia il dolce più femminile di Hermè.. dolce e pungente allo stesso tempo. È composto, partendo dal basso, da gelée di litchis con lamponi freschi, biscuit joconde, gelée di lamponi, ancora biscuit joconde, crema vellutata alla rosa e un macaron che chiude il tutto. Dal basso verso l’alto l’acidità diminuisce per lasciare spazio alla dolcezza e alla delicatezza della rosa, che è la nota finale persistente. La ricetta che vi riporto è farcita di innumerevoli suggerimenti e precisazioni mie, e riadattata in modo da avere una quantità umana di porzioni. La prossima volta userò bicchieri più piccoli rispetto a quelli suggeriti nel libro, davvero troppo grandi per una persona. E se dovesse venirvi la voglia di prepararlo lanciatevi senza pensarci due volte!



La ricetta: Émotion Ispahan
riadattata da ph10 di P.Hermé (per circa 6-8 bicchieri da 6 cm di diametro e 7,5 cm di altezza)

Dischi di macaron rosa
Ingredienti:
  • 100 g di farina di mandorle
  • 100 g di zucchero a velo
  • 100 g di zucchero semolato
  • 41 g di albumi freschi a temperatura ambiente
  • 24 g di acqua
  • 38 g di albumi “vecchi” (lasciati due giorni a temperatura ambiente)
  • colorante rosa in gel QB

Setacciare assieme la farina di mandorle e lo zucchero a velo, unirvi gli albumi freschi e il colorante necessario ad ottenere una tonalità un po’ più scura di quella che si vorrà ottenere. Versare lo zucchero semolato e l’acqua in un pentolino e portare a 117°C; quando la temperatura dello sciroppo avrà raggiunto i 108°C iniziare a montare gli albumi vecchi in modo da renderli spumosi e, continuando a montare (riducendo la velocità), versarvi a filo lo sciroppo a 117°C e montare fino al raffreddamento della meringa (la ciotola della planetaria deve risultare appena tiepida). Unire la meringa italiana al composto di mandorle e zucchero e lavorare la massa con una spatola, dal basso verso l’alto, fino a quando non formerà un nastro; Hermè dice di smontare un po’ l’impasto, che deve risultare soffice, lucido e umido in superficie. Questa fase è fondamentale per i macarons e va tenuta sotto controllo costantemente, soprattutto quando non si ha esperienza; per testare l’impasto vi consiglio di versarne una bella goccia su un piatto e osservare come si comporta: se rimane tale e quale a quando l’avete versata (picchi compresi) non l’avete lavorata abbastanza, se invece l’impasto tende ad allargarsi velocemente.. beh, mi sa che avete superato il limite. In questo caso, dato che vogliamo dei macarons più piatti del normale, bisogna lavorarli un po’ di più in modo da avere un impasto che tende ad allargarsi leggermente, ma senza esagerare. Versare l’impasto in una sac a poche munita di bocchetta liscia (io ho usato quella da 1 cm di diametro) e formare i macarons (il diametro dovrà essere poco più piccolo di quello del bicchiere) su una teglia coperta di silpat o carta forno. Infornare a 160°C per 8-9 minuti (non devono assolutamente dorare!), lasciarli raffreddare e conservarli in una scatola di latta.

Biscuit Joconde
Ingredienti:
  • 63 g di farina di mandorle
  • 63 g di zucchero a velo
  • 85 g di uova (a temperatura ambiente)
  • 13 g di burro fuso raffreddato
  • 18 g di farina OO
  • 55 g di albumi a temperatura ambiente
  • 9 g di zucchero semolato

Montare assieme per 8 minuti la metà delle uova con la farina di mandorle e lo zucchero a velo, aggiungere il resto delle uova in due riprese e montare ancora una decina di minuti; aggiungere un po’ di questo impasto al burro fuso e mescolare bene con una frusta. Montare gli albumi aggiungendo progressivamente lo zucchero semolato, quando risultano ben fermi incorporarli alla prima preparazione. Aggiungere la farina (setacciata) a pioggia ed incorporarla con una spatola, facendo attenzione a non smontare l’il composto, unire infine il burro. Stendere un strato sottile (2 mm) di impasto in una teglia rivestita di cartaforno o silpat e cuocere in forno preriscaldato a 220°C per circa 8 minuti o fino a quando risulterà lievemente dorato. Girare su un foglio di carta forno e staccare delicatamente il foglio di silicone, lasciar raffreddare. Con l’aiuto di un coppapasta da 4.5 cm ricavare tanti dischetti di biscuit.

Gelée di litchis
Ingredienti:
  • 400 g di purea di litchis (polpa di litchis frullata)
  • 48 g di zucchero semolato
  • 8 g di gelatina in fogli (io ho utilizzato 3 fogli)
  • 40 g di succo di limone

Mettere la gelatina in ammollo in acqua fredda per almeno 5 minuti. Unire il succo di limone alla purea di litchis; scaldare un quarto della purea con lo zucchero a bagnomaria e, quando lo zucchero sarà sciolto, togliere dal fuoco, unire la gelatina strizzata e mescolare in modo da scioglierla, aggiungere il resto della purea mescolando velocemente. Lasciar raffreddare a temperatura ambiente e conservare in frigorifero.

Gelée di lamponi
Ingredienti:
  • 250 g di purea di lamponi (lamponi freschi passati al setaccio)
  • 36 g di zucchero semolato
  • 5 g di gelatina in fogli (io ho utilizzato 2 fogli per una gelatina più morbida)

Mettere la gelatina in ammollo in acqua fredda per almeno 5 minuti; scaldare un quarto della purea con lo zucchero a bagnomaria e, quando lo zucchero sarà sciolto, togliere dal fuoco, unire la gelatina strizzata e mescolare in modo da scioglierla, aggiungere il resto della purea mescolando velocemente. Lasciar raffreddare a temperatura ambiente e conservare in frigorifero.

Crema vellutata alla rosa
Ingredienti:
  • 141 g di copertura Ivoire Valrhona (io ho sostituito con g 155 g di Blanc Satin di Barry)
  • 141 g di panna fresca
  • estratto alcolico di rosa QB
  • 168 g di panna fresca semimontata

Sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria e far bollire la panna; versare la panna bollente sul cioccolato fuso, un po’ per volta e mescolare con una spatola dal centro verso l’esterno in modo da ottenere un composto lucido, unire l’acqua di rose e lasciar raffreddare completamente. Unire un quarto della panna semimontata alla ganache e mescolare velocemente con una frusta, unire il resto ed incorporarlo delicatamente con una spatola in modo da ottenere una crema leggerissima molto simile ad una mousse. Utilizzare subito.

Montaggio del dolce
Occorrente:
  • lamponi freschi
  • gelée di litchis
  • dischi di biscuit
  • gelée di lamponi
  • crema vellutata alla rosa
  • macarons
  • petali di rosa e glucosio per decorare

Sistemare tre lamponi sul fondo dei bicchieri facendoli aderire alle pareti; versare circa 3cm di gelée di litchis e lasciarli mezz’oretta in frigo (P.H. non lo dice ma vi assicuro che ci vuole), sistemare un disco di biscuit al centro e versare 1,5 cm di gelée di lamponi, rimettere in frigo per mezz’ora e posizionare un altro disco di biscuit, riempire i bicchieri con la crema alla rosa fermandosi a qualche millimetro dal bordo; infine posizionare i macarons a mo’ di coperchietto e decorare con i petali di rosa usando il glucosio come collante e, tocco finale, lasciar cadere una goccia di glucosio su ogni petalo. Si conservano in frigo per un giorno o due.

Émotion Ispahan