Non capita esattamente tutti i giorni di ricevere a casa un pacchetto contenente del burro salato fatto comme il faut, direttamente dal Piemonte, per cui capirete che inciampare in un post come questo, per me, è stato un po' come scoprire un giochetto divertente, insomma, come dire di no? Inutile dire che mi è subito venuta in mente una quantità assurda e disordinata di ricette adatte all'occasione, ma alla fine ho puntato su quella che mi è passata per la testa mentre leggevo il post di Sandra, forse una delle più semplici e buone. Dei macarons al caramello al burro salato sarebbero stati fantastici ma temevo di "nascondere" l'ingrediente segreto, dei shortbreads avrebbero esaltato il prodotto ma non mi convincevano, dolci complicati meglio di no perché volevo una ricetta facile da realizzare, in cui il burro sarebbe dovuto emergere.. il gelato al caramello al burro salato, invece, mi è sembrato perfetto! Da tantissimo tempo mi riproponevo di parlarvi di questo gelato, buono da impazzire, in cui il sapore del caramello (dolce ma allo stesso tempo amarognolo) viene reso più interessante dal leggero gusto salato conferito dal burro. Prima di lasciarvi la ricetta non posso non ringraziare Sandra e le Fattorie Fiandino per avermi fatto scoprire il burro salato 1889, un prodotto che sa veramente d'altri tempi ma dimostra che le cose buone sono tuttora fattibili con ingredienti di qualità e tanta tanta passione. A questo punto c'è solo da sperare che questo burro venga presto messo in commercio e, magari, arrivi anche dalle mie parti!
La ricetta: gelato al caramello al burro salato
Ingredienti:
150 g di zucchero per il caramello
50 g di burro 1889 salato Fattorie Fiandino *
400 g di latte intero fresco
200 g di panna fresca
1 cucchiaio di zucchero
3 tuorli
Portare gli ingredienti a temperatura ambiente. Preparare il caramello lasciando cuocere lo zucchero a fiamma moderata; quando il caramello assume un colore intenso (ambrato molto scuro), allontanare il pentolino dal fuoco ed aggiungervi subito il burro, mescolando velocemente il tutto (il composto tenderà a bollire in modo piuttosto violento), sempre mescolando unire la panna ed infine il latte. Lavorare i tuorli con un cucchiaio raso di zucchero e versarvi a filo una parte del composto caldo, mescolando costantemente con la frusta, in modo da temperare i tuorli; riversare tutto nel pentolino e cuocere su fuoco molto dolce, senza smettere di mescolare. Quando la crema risulta lievemente addensata (non superare gli 80°C) e vela il dorso del cucchiaio, rimuovere dal fuoco e versare immediatamente in un recipiente (meglio se precedentemente sistemato in un altro recipiente, più grande, riempito con tanto ghiaccio e acqua fredda, in modo da bloccare la cottura). Una volta raffreddata, lasciare la crema in frigorifero per almeno 4 ore prima di versarla nella gelatiera.
* Il burro salato può essere sostituito da burro normale con l'aggiunta di una punta (abbondante) di cucchiaino di fior di sale.
È passato un po’ di tempo dal giorno in cui il corriere mi ha consegnato il pacchetto di Acilia di Insieme a tè e sono corsa ad aprirlo con la curiosità di una bambina, ma con la delicatezza di chi sa riconoscere le cose preziose. Prezioso il pacchetto, curato nei minimi dettagli, non da meno il contenuto, una selezione di alcuni suoi fantastici tè. Tutto è incominciato da una mail, in cui Acilia mi chiedeva di assaggiare alcuni suoi tè aromatizzati e di affiancarvi qualcosa di dolce. Una proposta a dir poco deliziosa ma per niente banale, non pensate? Personalmente, trovo veramente facile rovinare una tazza eccellente con il dolce sbagliato, per quanto buono possa essere, ed altrettanto semplice il contrario. Ho voluto comunque mettermi alla prova e ne sono contentissima, prima di tutto perchè i suoi tè aromatizzati ti aprono un mondo, sono interessanti oltre ad essere oggettivamente buoni, per nulla scontati e stucchevoli, a differenza della maggior parte dei tè aromatizzati; e poi ho trovato davvero utile questo nuovo tipo di esercizio, preparare un dolce “su misura” per un tè. Spesso i dolci li creo su misura per una determinata persona, in base ai gusti e al tipo di personalità, e vi assicuro che la cosa non è così difficile. Meno semplice è l’esercizio di equilibrio da superare per far si che un tè e un dolce si sposino perfettamente, senza che l’uno prevalga sull’altro. Ancora una volta mi ha aiutato il mio istinto minimal che mi porta a togliere piuttosto che ad aggiungere, a rendere pulito l’insieme in modo da lasciar emergere i pochi elementi che contano, un po’ come faccio in fotografia e in molti altri aspetti della vita. Ma arriviamo al dunque, tra i tè aromatizzati che Acilia mi ha inviato sono rimasta letteralmente folgorata da Canzone d’ autunno, che non è solamente una delle bellissime poesie di Verlaine, ma un’elegantissima miscela a base di tè verde Yunnan, tè bianco Pai Mu Tan, tè bianco Yin Zhen e foglie di bambù con aroma naturale di pesca, per utilizzare le parole di Acilia "L'emozione è la stessa di una melodia d'autunno, con lo stesso sapore nostalgico ma confortante. È un abbraccio, una coccola timida e sincera".
Ho pensato subito a dei semplicissimi financiers, un po’ perchè sono graziose mignardises, dei veri dolcetti da tè, un po’ perchè sappiamo tutti che le pesche e le mandorle si amano follemente, ma mancava qualcosa.. che cosa? Il colore e l’acidità, troppo facile.. avete indovinato? Si, proprio i lamponi (avete sbirciato le foto, non vale :), potrebbe sembrare scontatissima come cosa ma tutto torna, pesche e lamponi sono un abbinamento tanto classico quanto geniale, basti pensare a prelibatezze come la Pesca Melba e il Bellini, per fare due esempi. E quindi financiers ai lamponi, sono facilissimi e piacevoli da preparare, soprattutto quando l’aroma del beurre noisette (burro nocciola) incomincerà a diffondersi per tutta la casa fungendo da “richiamo” per gli abitanti. A questo punto non mi resta che lasciarvi la ricetta di questi financiers e ringraziare Acilia per avermi coccolata con i suoi meravigliosi tè, spero davvero sia la prima a prepararli e ad apprezzare l’accostamento. E visto che ci siamo quasi.. Buona Pasqua a tutti!
La ricetta: financiers ai lamponi per una ventina di financiers
Per preparare il burro nocciola tagliare il burro a pezzi e lasciarlo sciogliere in un pentolino su fuoco molto dolce, lasciare che il burro raggiunga il bollore; ad un certo punto si formerà una patina bianca e schiumosa in superficie (corrisponde alla parte solida non grassa) che piano piano caramellizza depositandosi sul fondo e sprigionando un piacevole aroma di nocciole tostate. Togliere subito il pentolino dal fuoco e passare al setaccio, in modo da conservare solo la parte grassa e limpida. Lasciar raffreddare. In una terrina versare le farine, il sale, lo zucchero, gli albumi e la vaniglia, amalgamare bene il tutto ed unire 120 g burro nocciola, lavorare il composto fino ad ottenere una crema. Proteggere con pellicola e lasciar riposare in frigo per almeno 3 ore. Riprendere l’impasto, versarlo in una sac a poche e distribuirlo negli stampini (rettangolari, a barchetta o circolari), precedentemente imburrati e passati velocemente in freezer per permettere al burro di risolidificare; non serve riempirli troppo, un centimetro di altezza è sufficiente. Decorare con lamponi interi o, come ho fatto io, tagliati a meta e cuocere in forno preriscaldato a 170°C per circa 15 minuti, i financiers devono risultare leggermente dorati. Sformare e lasciar raffreddare su una griglia, conservare in una scatola di latta.